Ci risiamo: non era difficile prevedere che, superato il periodo elettorale legato alle Europee, Regionali ed Amministrative locali, si tornasse a parlare e a suggerire la realizzazione a Trino della cosiddetta “discarica nucleare”.
Questa volta, la provocazione è giunta attraverso le parole dell’Amministratore Delegato di Sorin, nominato a quell’incarico esattamente un anno fa dai due Ministeri guidati da Pichetto Fratin (Forza Italia) e da Giorgetti (Lega per Salvini), che ha espresso il suo apprezzamento per l’ipotesi Trino.
Che dire? Una “voce dal sen fuggita”, o piuttosto un tentativo ben orchestrato per saggiare l’attenzione dell’opinione pubblica Casalese, Monferrina, Vercellese ed Alessandrina?
Magari, anche per lanciare una campagna stampa “pro nucleare”, ben sapendo che, tra l’altro, pensare di ipotizzare un ritorno al nucleare in Italia in assenza di un deposito per lo stoccaggio delle scorie radioattive, sarebbe cosa assai complicata: a pensar male non si sbaglia mai!
Sull’insensatezza e sulla scelleratezza dell’ipotesi Trino quale luogo per realizzare il deposito nazionale delle scorie radioattive, nei mesi scorsi ci siamo pronunciati tra i primi, in modo forte e chiaro.
Come allora, non possiamo che ribadire, con altrettanta forza e determinazione, la nostra più netta contrarietà.
Chiediamo con forza a chi esercita responsabilità politiche a ogni livello, a chi ricopre cariche istituzionali di ogni tipo, di confermare con atti concreti (e non con parole) che non ha cambiato idea su questi temi, di dimostrare con fatti e comportamenti conseguenti che non c’è disciplina di partito o di appartenenza politica che valga, di fronte a questa provocazione che, senza dubbio, appare più insidiosa e pericolosa della precedente.
Il Partito Democratico di Casale e del Monferrato
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