Perocchio va all’acqua, Rosso e Chinotto al bar

Torno a Novi dopo un lungo periodo d’assenza. Piove sempre. Sembra d’essere in Irlanda. A volte una goccia qua e una là, oppure viene giù quella specie di aerosol che s’infila dappertutto, ma adesso scroscia che è una meraviglia. L’avevo lasciata siccitosa con un commissario al posto della giunta di destra. Ora c’è di nuovo la sinistra. E c’è Chinotto al bar: una certezza.

«Oh, rosso, ci si rivede!» Mi fa lui
«Chinò, sono partito che Novi era commissariata, adesso di nuovo la sinistra, che mi dici?»
-«Niente. Questi non cacciano assessori, approvano i bilanci, difendono le proprie aziende. Insomma non ci si diverte come con quelli di prima. Però una novità ci sarebbe!»
-«Quale?»
-«Ti ricordi il Perocchio?»
-«Quello che è riuscito a far cacciare la sua coalizione dalla guida della città solo dopo solo tre anni?»
«Sì quello. E pensare che c’erano arrivati per la prima volta dopo 70 anni».
-«Bhè! Adesso è diventato assessore provinciale ai lavori pubblici e soprattutto presidente dell’Egato. Che in realtà non ho neanche capito bene cos’è».
-«Te lo dico io cos’è. Si tratta di un ente composto da quasi tutti i comuni della provincia che deve governare il ciclo idrico, l’acqua che ti arriva in casa, da quando viene presa alla fonte fino al suo ritorno nelle fogne e alla depurazione.» 
-«Caspita! Ma non lo faceva Gestione Acqua?»
-«No, quella è l’impresa che gestisce tutto, quella che in pratica d ti dà l’acqua. L’Egato, con l’indirizzo dei comuni, deve vedere che lo faccia bene, predisporre le tariffe, i piani di investimento ecc».
-«Ma scusa , ma Perocchio non era quello che quando amministrava faceva la guerra proprio a Gestione Acqua? Mi ricordo che questa voleva dei soldi da uno di Alessandria, un certo Arrobio, amico del Perocchio, e lui, anche se l’azienda era del comune che governava, lui dava ragione a quell’altro?»
-«È un poco più complicato di così, ma in linea di massima è questo».
-«È un po’ come quando certi giocatori scommettevano contro la propria squadra?»
-«Quasi»
-«Allora di questo passo potremo vedere Salvini presidente di Emergency? e Mangiafuoco dirigere una scuola per l’infanzia?»
-«Tutto può succedere».
-«Ma se ne capisce di quel mestiere?»
-«Beh! Lui è un cardiochirurgo, che a quanto pare ha molto tempo libero. Quelli che ce lo hanno messo avranno pensato che in fondo il cuore è solo una pompa idraulica, che pompa il sangue nelle arterie e nelle vene: le reti idriche. In fondo il corpo è un complesso sistema idrico: ci sono i depuratori, reni e intestino e abbiamo le fogne anche noi». 
-«Ma allora con tutto quello che bevo e che mangio potrei farlo anche io?”
-«Perché tu sei della Lega?»
-«No»
-«E allora? Il primo criterio che seguono non è la competenza, ma la distribuzione dei posti. Se fosse toccato ad un altro partito magari ci mettevano un dermatologo oppure un rappresentante di commercio. Pensa che ho un caro amico commercialista, di Forza Italia e un giorno ero in auto, quando sento da un radiogiornale che è stato nominato direttore generale di uno dei più grandi ospedali del sud. Lo chiamo e scherzando gli chiedo se opererà almeno le appendiciti. Gli dico: ma tu che cavolo ci capisci di ospedali? Lui ride e mi dice: ma sai quel posto spettava alla mia corrente e alla fine ci hanno messo me. Quindi becchiamoci un medico all’acqua, in fondo è un settore dalla salute malferma».
-«Ma ho sentito dire, anzi l’ho letto sul Moscone, che per l’acqua ci sono un sacco di problemi con in ballo moti milioni ? Mi sa che questa volta il Perocchio rischia grosso. Se non ho capito male non è come in consiglio comunale che tuttal più fai incazzare gli altri. Anche se, a dire il vero, lui faceva incazzare pure i suoi».
-«Sai quando ci sono di mezzo gli interessi economici fai presto a beccarti un’azione legale da parte di chi si ritiene danneggiato. E lì si rischiano risarcimenti milionari, anche perché se tu a uno gli hai fatto la guerra quello appena può te la fa pagare. Anche ho letto sul Moscone che ci sono altri enti come questo che sono andati nelle grane e sona stati commissariati. Lui in questo caso avrebbe già una buona esperienza alle spalle».
-«O belin, allora rincominciamo a divertirci?»
-«Ma la sinistra che ha fatto? ha presentato un suo candidato alternativo? Uno con i requisiti, con la preparazione adatta? Un po’ di gente con esperienza nel settore ce l’ha».
-«La sinistra ha fatto di più. Con un’ audacia che rasenta l’eroismo, con una grinta che le è insolita, ha compiuto un gesto eclatante, come diresti tu che sei istruito. Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo».
-«E che ha fatto?»
-«Ha votato per Perocchio».

Continua a piovere, auguriamoci che l’acqua non ci arrivi alla gola. Lo auguriamo anche a Perocchio e a chi lo ha votato. Staremo a vedere.

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Antonio Rosso

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