Il tema della cosiddetta tangenziali di Novi, che avrebbe un ruolo fondamentale per alleggerire dal traffico soprattutto pesante il centro cittadino, è stato al centro del dibattito dell’ultimo consiglio comunale.
Ne ha sottolineato l’importanza il consigliere Pd Enrica Cattaneo, ripresa dal capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Bertoli, che ha anche presentato una proposta provocatoria.
«Visto che avete sempre accusato la passata amministrazione di aver concesso ad Alessandria i soldi dei fondi compensativi del terzo valico per fare il nuovo ponte sul Bormida – ha detto rivolgendosi ai membri della maggioranza – e che questo ponte non si farà, perchè i soldi non bastano, allora chiedeteli indietro e usateli per fare la tangenziale».
Bertoli si riferisce ai circa 6 milioni che avrebbero dovuto essere usati per Novi ma che l’ex amministrazione di centro destra ha consentito venissero dirottati su Alessandria, creando vivacissime proteste del centro sinistra cittadino. Soldi che probabilmente non verranno usati dalla città capoluogo, perché nel frattempo di costi dell’opera sono aumentati.
Problema simile, quello dell’aumento dei costi, anche per la tangenzialina di Novi. In base a quanto risposto la scorsa settimana dall’assessore regionale all’interpellanza del consigliere regionale Pasquale Coluccio (M5S), i costi ora dovrebbero essere saliti a 32 milioni di euro mentre il comune di Novi ne ha molti meno.
Il sindaco di Novi Ligure ha affrontato numerosi temi durante il suo intervento, evidenziando sfide e priorità dell’amministrazione. In risposta alle critiche dell’opposizione, ha riconosciuto che alcuni spunti sono utili per il lavoro della giunta e ha sottolineato la differenza tra l’amministrazione pubblica e il settore privato, dove i tempi e le modalità di gestione sono vincolati da normative precise.
Uno dei punti principali è stata la questione delle risorse destinate agli enti locali, che potrebbero subire tagli con la nuova legge di bilancio. Il sindaco ha espresso preoccupazione, sottolineando come le scelte locali rispondano spesso in modo più diretto alle esigenze dei cittadini. Ha inoltre parlato degli investimenti per l’assistenza ai ragazzi fragili, un impegno che, pur assorbendo risorse significative, rappresenta una scelta responsabile verso la comunità.
Muliere ha posto particolare enfasi sulla necessità della tangenziale per alleviare il traffico pesante che attraversa il centro della città, compromettendo la qualità della vita e danneggiando le infrastrutture stradali.
Muliere ha puntato il dito contro i costi del terzo valico, e in particolare lo spreco di soldi legato alla costruzione e alla successiva distruzione dei conci del terzo valico. I conci prefabbricati, costruiti per il consolidamento strutturale della galleria, nel corso dei lavori si sono rivelati inutili e quindi sono stati avviati alla distruzione presso una azienda di Rocca Grimalda.
«Attualmente, i conci di cemento creati per il progetto delle gallerie del Terzo Valico – ha detto Muliere- vengono trasportati su camion attraverso vie come via Mazzini, Viale Rimembranza e altre strade principali, causando usura e disagi. Non so se nei 30 milioni dichiarati riguardino solo la costruzione, o anche la successiva distruzione e il trasporto. Si tratta comunque di uno spreco enorme».
Nonostante le ripetute richieste di fondi aggiuntivi per completare la tangenziale, il sindaco ha riferito di aver ricevuto risposte negative, con l’affermazione che non ci sono risorse disponibili. Tuttavia, il Comune continua a cercare alternative per ottenere i fondi necessari, riconoscendo la tangenziale come un’infrastruttura prioritaria per la città, sia in termini di viabilità sia per migliorare la vivibilità urbana.
Muliere ha anche minacciato di emettere un’ordinanza per vietare il passaggio dei mezzi pesanti del Cociv in centro città.
Il sindaco ha inoltre evidenziato la volontà di collaborare con Slala (Sistema Logistico Integrato del Nord-ovest d’Italia), con cui in passato il Comune aveva avuto divergenze, per creare una visione condivisa di sviluppo territoriale che possa portare nuove opportunità e risorse per il completamento delle infrastrutture necessarie. La determinazione a realizzare la tangenziale è motivata dall’obiettivo di migliorare la gestione del traffico legato alla posizione strategica di Novi Ligure come retroporto di Genova, un ruolo che impone investimenti per rendere sostenibile il transito commerciale senza gravare sul tessuto urbano.
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