Avevo perso l’abitudine di passeggiare la mattina del sabato per il centro di Novi, da viale Saffi fino a piazza della Collegiata. Questo sabato, 28 settembre, attirato dal mercatino dell’usato dell’ultimo sabato del mese, mi sono ritrovato a curiosare tra le bancarelle, osservando l’offerta di dipinti, alcuni di pregevole fattura, anche se di artisti anonimi, e la vasta esposizione di libri usati. Sovente si ha l’occasione di trovare autentici capolavori, come ad esempio I Beati Paoli, grande opera del giornalista e scrittore Luigi Natoli.
Mi sono spinto fino alla piazza della Collegiata e ho potuto conoscere l’eccellente iniziativa del Movimento Cinque Stelle: sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla mattanza del popolo palestinese, con l’esposizione di grandi tavole fotografiche che rappresentano la distruzione della Striscia di Gaza e il perpetuo eccidio della parte più inerme della popolazione. Un allestimento di grande impatto emotivo, egregiamente rappresentato.
L’iniziativa ha un notevole impatto emotivo. Spero che le terribili immagini delle scene rappresentate scuotano la coscienza di chi sostiene la guerra, purché a farla siano altri, e diano coraggio a chi la condanna ma resta pavido, timoroso e in disparte. Certo, ben altro impatto avrebbe avuto sull’opinione pubblica se una tale iniziativa avesse coinvolto tutte le forze politiche e sociali della città.
E se non in queste occasioni di umana solidarietà verso chi viene barbaramente represso, quando ci si deve mobilitare? (Basterebbe pensare che interi gruppi di persone vengono letteralmente “evaporati” dalle infernali deflagrazioni degli ordigni esplosivi che vengono sganciati sugli insediamenti civili, e all’orrore dei genitori che cercano tra le macerie i resti dei loro congiunti).
Il Movimento Cinque Stelle, nella politica locale, conta ben poco. Erano raggruppati in una nicchia familiare prima delle elezioni amministrative, e non mi sembra che ci siano stati grandi progressi. Il loro rappresentante in consiglio comunale appare piuttosto isolato; altrimenti, un’iniziativa di tale importanza morale ed emotiva avrebbe avuto tutt’altro coinvolgimento politico e un impatto molto più esteso sull’opinione pubblica.
Mentre l’iniziativa della marcia per l’ENPAS, organizzata in contemporanea, ha sicuramente ottenuto ben altra attenzione. La presenza del sindaco l’ha sicuramente valorizzata e gratificata, così come la partecipazione alla corsa del neo-consigliere regionale del sopracitato movimento, che le ha dato un tono degno di attenzione anche da parte dell’amministrazione regionale, sebbene a titolo personale.
Due notevoli iniziative che, tuttavia, dovevano essere presentate separatamente per ottenere l’attenzione che meritavano. Invece, si sono un po’ soffocate a vicenda. Comunque, è notevole che entrambe siano state realizzate.
Sono comunque considerazioni di chi scrive, inorridito dall’orrore mostruoso che le guerre, con fini misteriosi e indecifrabili, producono sulle popolazioni più deboli. Mi sento impotente e non posso fare altro che esprimere la mia avversione.
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