Martedì 19 novembre 2024, alle ore 15:30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Novi Ligure, si terrà l’incontro “Gli anni ’70: l’età dei conflitti”, con la partecipazione di Daniele Borioli e Mariano Santaniello (foto).
L’evento si propone di offrire una panoramica multidisciplinare su un decennio cruciale della storia italiana, caratterizzato da profondi cambiamenti sociali, innovazioni significative, speranze reali, delusioni profonde e drammatici condizionamenti. Attraverso le testimonianze e le analisi dei relatori, si esplorerà come il Paese, spinto dalle sue componenti sociali, abbia subito trasformazioni irreversibili, in quelli che sono stati definiti “anni formidabili”.
Relatori:
- Daniele Borioli: Nato ad Alessandria nel 1957, ha studiato storia all’Università di Torino e ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”. Autore di lavori sulla storia del movimento operaio e della lotta di liberazione locali, ha ricoperto ruoli amministrativi e politici a livello provinciale, regionale e parlamentare. Dal 2018, è presidente dell’Associazione “Memoria della Benedicta” e della rete nazionale dei “Paesaggi della Memoria”. Tra le sue pubblicazioni: “La Banda Lenti. Partigiani e contadini in un paese del Basso Monferrato”, “Benedicta 1944. L’evento, la memoria” (con Roberto Botta e Franco Castelli) e “I giorni della montagna. Otto saggi sui partigiani della Pinan Cichero” (con Roberto Botta).
- Mariano Santaniello: Architetto e urbanista, consulente tecnico presso la Provincia di Alessandria e altri enti territoriali pubblici e privati, si dedica alla progettazione architettonica e alla ricerca applicata in materia di pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistica. È presidente dell’Isral, l’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria.
L’incontro rappresenta un’opportunità per approfondire la comprensione di un periodo storico complesso e per riflettere sulle dinamiche che hanno modellato l’Italia contemporanea. L’ingresso è libero e aperto a tutti gli interessati.
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