Emergenza nei Pronto Soccorso: rischio paralisi per Novi, Acqui, Casale e Ovada

La provincia di Alessandria rischia una crisi sanitaria senza precedenti: i Pronto Soccorso di Novi Ligure, Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada, insieme ai servizi medici di due carceri e di un reparto ospedaliero, potrebbero presto rimanere senza medici. La cooperativa Kairos, che fornisce i gettonisti per coprire i turni di emergenza, è al centro di un’indagine per presunta intermediazione di manodopera, sollevando il rischio di un’interruzione dei servizi.

L’indagine e le accuse

L’inchiesta è partita da un’ispezione disposta dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) lo scorso luglio, che ha coinvolto carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro, ispettori dell’Inps e funzionari dell’Anac stessa. Dopo mesi di verifiche, è stata ipotizzata un’irregolarità nei contratti stipulati dalla cooperativa Kairos con l’Asl di Alessandria, con l’accusa di aver realizzato un appalto “non genuino”. I rilievi includono la mancata assunzione del rischio d’impresa da parte della cooperativa e la commistione tra personale dell’Asl e quello fornito da Kairos.

Le reazioni della cooperativa e dell’Asl

Il presidente di Kairos, Antonio De Luca, respinge le accuse ma non esclude la possibilità di interrompere tutti i servizi in corso: «Se ci sono situazioni di illegalità, non possiamo continuare a fornire i servizi». Questa prospettiva ha allarmato sia l’Asl, guidata da Luigi Vercellino, che la Regione Piemonte. Una riunione d’emergenza con il direttore regionale della Sanità, Antonino Sottile, si è tenuta ieri per trovare soluzioni immediate.

La crisi della sanità locale

La cooperativa Kairos copre la quasi totalità dei turni di emergenza nella provincia di Alessandria, fatta eccezione per l’ospedale di Tortona, dove i servizi sono gestiti da un altro raggruppamento di cooperative. Il ricorso a medici esterni è diventato una necessità per l’Asl alessandrina, che è tra le più colpite in Piemonte dalla carenza di personale sanitario. Tuttavia, questa dipendenza ha messo in evidenza fragilità strutturali del sistema, ora aggravate dall’indagine in corso.

Le prospettive

Kairos ha la possibilità di presentare controdeduzioni o di chiudere il caso con una sanzione amministrativa di circa 30mila euro. Intanto, la Regione Piemonte cerca di scongiurare il blocco dei servizi, ma la situazione resta critica. La possibilità che quattro Pronto Soccorso restino senza medici solleva interrogativi sulla gestione della sanità pubblica e sulla sostenibilità del ricorso alle cooperative per garantire servizi essenziali.

La vicenda, complessa e potenzialmente esplosiva, rischia di avere ripercussioni ben oltre i confini della provincia di Alessandria, rendendo ancora più urgente una revisione complessiva del sistema sanitario regionale.

Per saperne di più https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=83573

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