Meno male che l’hanno assolto!

Se qualcuno, a sinistra, si rammarica per la decisione del Tribunale di Palermo sulla vicenda Open Arms, temo non abbia ben chiara la situazione politica italiana. In realtà, dovrebbe gioirne.
Sul processo di Palermo, il ministro Salvini ha costruito una narrazione propagandistica, dipingendosi come un eroe che ha lottato per difendere i confini nazionali contro i giudici “comunisti” intenti a fermarlo nelle aule dei tribunali.
Se fosse stato condannato, avrebbe potuto continuare a inondarci di video con questa rappresentazione per anni, fino al terzo grado di giudizio. Ci saremmo sorbiti lunghi anni di propaganda. Per fortuna, la sentenza ha stabilito che «il fatto non sussiste», e ora Salvini dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per alimentare i suoi canali social. Ma è un uomo di grandi risorse e non dubito che troverà qualcosa.

La chiave per capire la scena politica italiana è sempre la stessa: propaganda.

La vicenda Open Arms

Ricapitoliamo la “sceneggiata” Open Arms.
Nell’agosto 2019, l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, impedì alla nave della ONG spagnola Open Arms, con a bordo 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo, di attraccare nei porti italiani. La nave rimase bloccata per 19 giorni al largo di Lampedusa, durante i quali le condizioni a bordo peggiorarono significativamente, portando alcuni migranti a gettarsi in mare nel tentativo di raggiungere la costa. Alla fine, la nave sbarcò a Lampedusa.

Fu un braccio di ferro inutile: i migranti sbarcarono comunque in Italia. E anche se Salvini fosse riuscito a bloccarne 147, sarebbe stato irrilevante rispetto agli 11.000 arrivati in quell’anno. Si trattava semplicemente di propaganda, in un anno in cui gli sbarchi erano relativamente pochi, come mostrano i dati seguenti:

AnnoNumero di ArriviPresidente del Consiglio
201911.439Conte 1 – Conte 2
202034.154Conte 2
202167.040Conte 2 – Draghi
2022105.000Draghi – Meloni
2023155.754Meloni
202465.472Meloni

Il picco si è registrato nel primo e nel secondo anno del governo Meloni, mentre il 2024 ha visto una significativa diminuzione.

Le cause della diminuzione

L’analisi dei dati di Frontex evidenzia che lo stesso calo è stato osservato in tutta Europa. Non si può, a meno di non essere intellettualmente disonesti, attribuire il rallentamento a misure italiane come la costruzione di un Centro per i rimpatri (Cpr) in Albania, costato circa un miliardo di euro. È un fenomeno globale: meno persone si stanno muovendo, non perché spaventate da politiche italiane.

Il problema della propaganda

Prendiamo il caso Vannacci: il problema non è lui, ma chi lo vota. Combattere direttamente lui è inutile e rischia di favorirlo. Se il suo libro fosse stato ignorato, oggi sarebbe sconosciuto. È grazie a chi lo ha criticato che ha avuto successo. Lo stesso vale per Salvini: chi sperava in una sua condanna alimentava soltanto la sua narrativa.

La destra, in realtà, ha bisogno dell’immigrazione per mantenere il proprio consenso. Se i flussi migratori si fermassero, su cosa farebbero leva? Che nemico si dovrebbero inventare?
Il problema è che molti elettori si lasciano orientare dalla propaganda più che dalla realtà. Combatterla sullo stesso piano, la amplifica.

Immigrazione e sicurezza: i veri problemi

Pensare che ci sia una soluzione giudiziaria ai problemi politici è un errore. Tuttavia, anche negare l’esistenza di un problema legato all’immigrazione o alla sicurezza è sbagliato.

Le migrazioni sono sempre state spinte da motivazioni economiche e politiche. Dai Goti che calarono verso Roma nel III secolo, agli italiani che emigrarono verso il Nuovo Mondo nell’Ottocento, fino agli attuali flussi migratori. Il giorno in cui si fermeranno tutti i flussi, vivremo in un mondo migliore.

In passato, i comunisti italiani vedevano nelle migrazioni interne il fallimento della politica capitalista. Oggi, invece, a sinistra si tende a dire che l’immigrazione è una cosa buona, dando spazio alla destra per accusare di “buonismo”.

Serve invece un approccio diverso: prima di dire che le politiche sull’immigrazione sono sbagliate, bisogna dimostrare che sono inefficaci, inutili e costose. Sono solo propaganda.
Lo stesso vale per la sicurezza: la destra lancia allarmi ma taglia risorse. Non servono pene più dure, servono più carabinieri e poliziotti.
In questi giorni la Lega nei comuni amministrati dalla sinistra ha presentato mozioni e ordini del giorno, accusando i sindaci di non fare abbastanza sul tema della sicurezza. Rispondere loro che non esiste un problema sicurezza in città è un grosso errore. Dobbiamo dire a loro, e ai cittadini, che il soggetto che ha il compito di garantire la sicurezza dei cittadini è il ministro dell’Interno. È lui che deve lavorare di più.

Quindi, concludendo, sono felice che Salvini sia stato assolto, Meglio ancora sarebbe stato non iniziarlo neppure, il processo Open Arms, che ha dato un forte aiuto alla propaganda del “capitano”.

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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