I complotti di Perocchio

Giorni fa il Moscone ha riferito che un gruppo di comuni, prevalentemente della Val Borbera – ora sembra si siano aggiunti anche quello di Arquata e di Grondona- hanno inviato una lettera al Presidente dell’Egato 6 – ente istituzionale che riunisce tutti i comuni di uno stesso ambito di gestione delle risorse idriche – perché sostanzialmente sottragga tale funzione a Gestione Acqua per trasferirla ad Amias.

Non mi soffermerò sul fatto che la prima è l’azienda più strutturata e più grossa dell’intero ambito e la seconda è in via di estinzione. Non mi soffermerò che sia per il buon senso che per la legge per svolgere tale funzione occorre dimostrare anche formali capacità economiche, finanziarie, oltrechè tecniche. Già in precedenza un lettore ha visto i suoi bilanci rilevando che Amias ha passività per 40 milioni di euro. Nessuno lo ha smentito quindi presumo sia vero.

No, voglio evidenziare un’altra cosa. Queste lettere sono tutte uguali, sono indirizzate a Perocchio e sono state distribuite in copia a questi sindaci durante una riunione del centrodestra dallo stesso Perocchio. Insomma gli ha detto mandatemi queste lettere.

Cose mai viste! 

Questo sarebbe il suo modo di interpretare il ruolo istituzionale a cui il Presidente della Provincia lo ha delegato. Dovrebbe almeno in apparenza essere superpartes, rappresentare gli interessi di tutti i soggetti in campo. Invece preso da una nevrosi politica irrefrenabile perde ogni pudore mettendosi quotidianamente a ordire trame, a complottare per spaccare, dividere, danneggiare senza neanche salvare l’apparenza. Non so se siamo difronte a ingenuità o a sfrontata arroganza. Questa sarebbe la figura a cui dovrebbero affidarsi i vari soggetti in campo: comuni – non tutti di destra- gestori, utenti?

Infine mi pare un po’ umiliante l’ubbidienza pedissequa di questi primi cittadini. Avrebbero almeno potuto dire: abbiamo capito, scriveremo la lettera con parole nostre.

Curioso del resto che la gran parte di loro siano soci della ”5valli”, azienda che raccoglie i rifiuti in quella zona. Forse i guai che già per questo stanno passando non sono sufficienti a renderli un pochino più cauti nel voler mettere in piedi nuove imprese.

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Antonio Rosso

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