Una comunità più inclusiva grazie al Peba

La conferenza stampa per la presentazione del P.E.B.A. è stata un momento emozionante, soprattutto per chi, come me, è disabile e Consigliera Comunale. Il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) è una legge nata 38 anni fa, ma che purtroppo è stata applicata soltanto dal 5% dei Comuni italiani. Per renderla davvero efficace, non basta seguirne le linee guida: è necessario adottare una visione moderna, che non si limiti a progettare città accessibili, ma che promuova una vera comunità inclusiva.

Una comunità inclusiva è quella capace di riconoscere che gli spazi pubblici devono essere fruibili da tutti e per tutti. La nuova definizione di disabilità, infatti, non si limita alla condizione della persona, ma considera anche le barriere ambientali e sociali che la circondano. È fondamentale, quindi, che ogni cittadino novese si senta coinvolto e responsabile di questo cambiamento.

Questi concetti sono stati ribaditi dal Sindaco Muliere, che ha sottolineato quanto l’amministrazione comunale tenga al P.E.B.A. Ha dichiarato che abbattere le barriere architettoniche è importante, ma che è ancora più fondamentale eliminare le barriere mentali, perché spesso gli stereotipi radicati nella nostra società sono più invalidanti di un semplice gradino.

L’Assessore Casanova, titolare dell’assessorato all’Urbanistica, ha ricordato l’Articolo 3, comma 2, della Costituzione Italiana, che afferma il dovere della Repubblica di rimuovere gli ostacoli che limitano la piena partecipazione economica e sociale dei cittadini.

L’Architetto Furia, consulente incaricato per la redazione del P.E.B.A., ha annunciato che il piano sarà completato nel 2026. Nel frattempo, sarà necessario condurre un’analisi dettagliata dell’esistente e individuare le criticità. Grazie alle nuove tecnologie, i cittadini potranno segnalare le barriere architettoniche attraverso l’uso di un QR code. Verranno inoltre istituiti tavoli di lavoro che coinvolgeranno non solo gli stakeholder, ma anche i ragazzi delle scuole, le associazioni di categoria e gli albi professionali. Questo processo darà vita a un movimento culturale volto a un reale cambiamento e a una nuova visione di comunità inclusiva.

Come ha sottolineato l’Architetto Furia, la psicologia ambientale ci insegna che spazi comuni ben progettati, accessibili e accoglienti migliorano la qualità della vita per tutti i cittadini. Il P.E.B.A., dunque, non è un piano destinato solo alle persone con disabilità, ma un’opportunità per l’intera comunità novese.

Clicca qui per saperne di più sul PEBA: http://serviziweb.comune.noviligure.al.it/DocumentiUfficiali/PEBA/PEBA_NOVI_LIGURE_2025_Presentazione.pdf

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Enrica Bosio

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