Muliere e Casanova a RFI: rivedere radicalmente il progetto delle barriere antirumore

L’Amministrazione comunale di Novi Ligure ha espresso una forte opposizione all’installazione delle barriere antirumore previste lungo la linea ferroviaria del Terzo Valico dei Giovi, in particolare nei sottopassi di via Verdi, viale Saffi, via Mazzini e via Crispi. Le autorità locali ritengono che tali strutture, con altezze comprese tra i 6 e gli 8 metri, avrebbero un impatto ambientale e visivo insostenibile per la città.​

In una nota ufficiale indirizzata al Consorzio COCIV e a Rete Ferroviaria Italiana (RFI), il Sindaco Rocchino Muliere e l’Assessore all’Urbanistica Gian Filippo Casanova hanno richiesto un confronto urgente per rivedere radicalmente il progetto, proponendo soluzioni alternative per la mitigazione del rumore. Tra le principali preoccupazioni evidenziate vi è la lunga durata dei cantieri, che rischierebbe di dividere la città, causando gravi disagi alla popolazione. Inoltre, l’occupazione di tratti di marciapiede comprometterebbe la fruibilità degli spazi pubblici.​

La questione delle barriere antirumore a Novi Ligure è stata oggetto di discussione già in passato. Dopo due tentativi andati a vuoto, il COCIV ha avviato una nuova procedura negoziata per l’assegnazione dell’appalto da 48 milioni di euro per l’installazione delle barriere. Le lettere di invito alle imprese sono state inviate il 13 gennaio, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 28 febbraio. È prevista la chiusura della stazione ferroviaria di Novi Ligure per circa dieci giorni nel corso dell’anno per consentire l’esecuzione dei lavori, che dovrebbero durare 750 giorni, superando la scadenza del giugno 2026 indicata dal PNRR. ​

Il progetto prevede l’installazione di barriere policrome su entrambi i lati della linea ferroviaria, da via San Giovanni Bosco fino a San Bovo, per circa due chilometri. Le altezze delle barriere variano tra i 3 e gli 8 metri, con l’obiettivo di mitigare l’impatto acustico sul tessuto urbano. Tuttavia, le autorità locali e parte della cittadinanza esprimono preoccupazione per l’impatto visivo e ambientale di tali strutture. ​

L’Amministrazione comunale auspica che la richiesta di confronto venga accolta tempestivamente e si dichiara pronta a valutare ogni azione legale necessaria per ottenere una modifica del progetto, nella speranza di trovare una soluzione condivisa che garantisca la mitigazione del rumore senza stravolgere il tessuto urbano.

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