Se è stata una sfida difficile restaurare il teatro Marenco, quella che si presenta ora al nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Marenco non è da meno.
Il comune di Novi Ligure ha finalmente nominato i nuovi componenti del Cda: sono Ada Geraldini Caraccia (Presidente), l’avvocato Valentina Filz, la professoressa Elisabetta Goggi e il Maestro Luciano Girardengo. Tre donne e un uomo sui cui nomi nessuno può avere, per una volta, da obbiettare. La presidente Ada Geraldini Caraccia è notissima e stimatissima in città per le sue attività filantropiche e nel mondo del volontariato, a partire dalle Dame di San Vincenzo e dal Fondo Ambiente Italiano.
Anche l’opposizione cittadina ha salutato con favore le nomine fatte dal Sindaco Cabella, e questo è segno del clima dell’ampio consenso intorno a questi nomi.
Ma il loro lavoro non sarà facile. Fatto il teatro, ora ci vuole un progetto di gestione che porti gli spettatori in platea e gli attori sul palco. Il Teatro Marenco è un gioiello e penso nessuno immagini nel suo futuro recite scolastiche e commedie dialettali (che sono fondamentali, ma per quelle crediamo possa bastare il Giacometti), tanto per fare un esempio.
Un cartellone di livello pari al teatro costerà non poco, e non sarà facile dar vita ad un progetto che sia anche valido dal punto di vista economico. I novesi sono pronti: il successo dell’iniziativa “adotta una poltrona” dice più di ogni altra cosa quanto sono pronti ad investire nel teatro, e con quanta trepidazione quanto lo si attenda. Peccato che in quella iniziativa furono pochi i politici locali a mettere mano al portafoglio, ma sono sempre in tempo.
Il nuovo teatro dovrà saper guardare oltre i confini di Novi, e avviare collaborazioni con i grandi teatri italiani.
Fossi nei panni dei nuovi amministratori, comincerei a far due chiacchiere con chi a Novi di teatro se ne intende. Valerio Binasco, Carlo Orlando, Andrea Vasone, Andrea Robbiano, Andrea Lanza, Francesco Parise, Laura Gaultieri, Alberto Basaluzzo sono i primi nomi che ci vengono in mente. Senza dimenticarci del testimonial dell’iniziativa “adotta una poltrona”, Claudio Bisio. Da loro si può partire, da Novi, per guardare al resto del paese.
Il primo passo dovrà essere quello di nominare un direttore artistico. Non sarà facile trovare una persona di alto livello a fronte delle – crediamo piccole – disponibilità economiche del teatro. Staremo a vedere. Per ora, non ci resta che fare i più sentiti auguri ai membri del nuovo consiglio di amministrazione. Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone
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