Eutanasia, firme da raccogliere entro settembre

Il 20 aprile scorso è stato depositato presso la Corte di Cassazione il quesito referendario per la legalizzazione dell’eutanasia, referendum promosso dalla Luca Coscioni.
Molte associazioni hanno aderito all’iniziativa, tra cui la mia, la Consulta di Bioetica Onlus. 
La richiesta del referendum non è che la tappa finale di un percorso ormai lungo, che è cominciato con le battaglie per l’interruzione volontaria di gravidanza, per la gravidanza medicalmente assistita, per il consenso informato e le Disposizioni Anticipate di Trattamento nei trattamenti medici, per l’accesso alle cure palliative compresa la sedazione profonda e continua. 
Da 15 anni una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia giace nei polverosi cassetti del Parlamento; nell’ottobre 2018 la Corte Costituzionale con l’ordinanza 24 ha sollecitato, inascoltata, il Parlamento a legiferare su questo tema con urgenza facendo chiari riferimenti al dettato costituzionale e alla legge 219, Dicembre 2017. Per questi ritardi e questa insensibilità inaccettabili è necessario chiedere un referendum.
Sicuramente qualcuno obietterà che forse questo che stiamo vivendo non è il momento giusto per questa iniziativa. Ricordo che quest’anno in Spagna le Cortes hanno approvato la legalizzazione dell’eutanasia, nonostante la pandemia
Credo che per la difesa del diritto ad una fine dignitosa, lontana dalle sofferenze inutili, sia sempre il tempo. 
Bisogna ora entro settembre raccogliere le firme; cerchiamo se possibile di contribuire; lascio la mia mail e il mio cellulare: docsandra@libero.it e 349 12 88 418. 

Per saperne di più sul referendum
https://referendum.eutanasialegale.it

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Giacomo Orlando

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