La decisione della regione Piemonte di passare ai privati la gestione dell’hub vaccinale di Tortona ha dato vita a numerose prese di posizione, ovviamente contrarie. Silenzio invece dalla forze politiche (e dai pubblici amministratori che le rappresentano a livello locale) che sostengono il governo regionale.
Articolo Uno Tortona:
Un ex medico dell’ospedale di Tortona oggi ci ha scritto: “Mi aspettavo che succedesse…ma non così presto”.
Ed invece è stato così. Via i medici di famiglia è caos nel centro vaccinale di Tortona.
Oggi code, assembramenti, tensione alle stelle al punto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi.
Avevamo subito segnalato l’assurda decisione di esautorare i medici di famiglia per lasciar spazio ad una cooperativa privata e non possiamo che ribadire con forza la nostra opinione.
È questa la soluzione che si vuol prospettare per il territorio tortonese e per il nostro ospedale ancora formalmente covid?
Affidare al privato la gestione dei medici e del personale sanitario e fare pagare ai cittadini i costi del servizio pubblico? La nostra idea ci dispiace ma non è questa.
Il rapporto tra medici di famiglia e struttura socio sanitaria deve diventare un virtuoso rapporto di rete.
Le strutture socio sanitarie devono interloquire ed essere anche logisticamente aperte ai medici di base che forniranno alla dirigenza ASL una conoscenza immediata e capillare delle esigenze di salute di cura e di prevenzione su cui programmare i servizi, in una logica di efficienza ed efficacia e non di soli tagli.
In poche parole non cacciamo i medici di famiglia del centro vaccinale, ma al contrario apriamo ad essi tutte le strutture socio sanitarie a partire dal nostro ospedale finalmente ex covid.
La nostra richiesta di leva più forte a maggior ragione dopo le traumatiche esperienze di questi giorni presso il centro vaccinale in cui regna già il caos e del nostro pronto soccorso in cui il privato si è presentato con medici ottantenni e con personale di non eccelsa qualità.
Speriamo che il senso di responsabilità verso la salute dei cittadini porti a scelte più sensate di quelle che i tortonesi hanno dovuto subire negli ultimi anni sulla loro pelle.
Marcella Graziano – consigliere di opposizione (Pd) nel comune di Tortona:
Indignazione. È un termine forte, ma, penso che sia corretto, per esprimere il sentimento che ci prende, nel leggere la notizia riguardante la decisione dell’ ASL di allontanare dal centro vaccinale di Tortona i medici che, fino a oggi, hanno prestato la loro attività professionale
I ventuno medici tortonesi hanno operato con dedizione e hanno reso il luogo in cui vengono effettuate le vaccinazioni, rassicurante
Alla luce delle notizie di stampa, che, da ultimo ci hanno colpito, la presenza dei nostri medici, da tempo conosciuti e stimati, è irrinunciabile
In questi momenti, l’ inserimento di un ” soggetto terzo”, estraneo, in un contesto, in cui si era raggiunto un ottimo equilibrio fra necessità vaccinale e fiducia dei cittadini,rompe una delicata struttura.
Tutto ciò si può giustificare solo per questioni economiche?
Vorremmo capire anche, quali ” differenti modalità organizzative” siano alla base di tale scellerata insensibilità.
Molto interessante anche l’opinione di Mauro Sala, esponente del centro sinistra tortonese:
La notizia giunta senza alcun preavviso lascia molto perplessi al punto che risulta naturale farsi alcune domande e considerazioni.
Premesse.
A Tortona si era organizzata una struttura vaccinale molto efficiente e questo grazie a:
– un accordo con i medici di base che si erano messi a disposizione per le vaccinazioni dimostrando come in effetti la collaborazione con “medicina del territorio” in questi casi d’emergenza rappresenta una soluzione vincente . Collaborazione , ricordiamolo , da sempre auspicata e sollecitata dalla Sanità nazionale;
– ai tanti medici già in pensione che avevano dato la loro disponibilità GRATUITA a far parte dello staf vaccinale;
– ai tanti infermieri/re che GRATUITAMENTE si sono messi a disposizione negli staf vaccinali;al numeroso personale amministrativo dell’ALS tortonese che GRATUITAMENTE e in orari non lavorativi ( sabato e domenica) si sono resi disponibili a far parte degli staf vaccinali .
Condizioni queste che, non per ultimo, si traducevano anche in un forte risparmio per le casse dell’ASL.
Quindi in definitiva una realtà vaccinale tortonese che ha perfettamente funzionato sino a ieri (16 giugno 2021) coniugando abnegazione – senso civico a efficienza che si avvertiva anche dai modi cortesi con cui venivano accolti i vaccinandi.
Ora tutto questo, e dall’oggi al domani, viene cancellato perché da oggi tutti i predetti soggetti sono stati messi alla porta per far spazio al personale della “CASA di CURA VILLA IGEA” di Acqui terme .
Cominciamo a vedere allora chi sono costoro , e non senza poco sorprese si viene a sapere che:” Villa Igea” è una casa di cura “…. ACCREDITATA e CONVENZIONATA “.
Ciò significa che è una STRUTTURA PRIVATA; “Villa Igea” fa parte della Soc. “Habilita Spa” con sede in Lombardia;
– all’interno del personale utilizzato a Tortona non vi è alcuna figura ( N.B.: medico, infiermeristico e amministrativo) volontaria .
Ciò significa che tutto il personale viene pagato su prestazione eseguita;
– tutti i giorni il personale impiegato parte da Acqui e giunge a Tortona con pulmini di trasferta ; dalle prime impressioni raccolte oggi , il personale medico tiene dei comportamenti nei confronti dei vaccinandi non del tutto improntati sulla cortesia e pazienza .
Se questi sono dati inconfutabili l’indignazione per quanto deciso dalla nostra ASL non può che essere legittima e ci deve far riflettere su quali considerazioni hanno per la sanità tortonese .
A parte le importanti considerazioni fatte nelle premesse , l’ASL non avendo nemmeno la scusante che il servizio ha un costo inferiore , vuole spiegare , anche attraverso la figura del ns. Sindaco ( a cui chiediamo anche una sua opinione personale) , le ragioni di tale scelta ?
I tortonesi lo meritano !!!
Due giorni fa il sindaco Federico Chiodi in un video sulla sua pagina Facebook ha spiegato che la decisione di privatizzare l’Hub è stata presa dall’Asl Al per avere modo di dare riposo al personale sanitario finora impegnato nel servizio e per velocizzare le operazioni di vaccinazione, che a Tortona andavano a rilento rispetto ad altri centri. Visto il caos dei giorni scorsi, con addirittura l’intervento dei militari per sedare le proteste dei cittadini in coda, sembra proprio che la velocizzazione auspicata dall’Asl Al non si sulla strada giusta. Nessun commento a favore o contro la scelta da parte di Chiodi e di altri esponenti della destra tortonese.
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