Si è aperto con l’intervento di una decina di lavoratori del Cit intervenuti con due pulmann alla seduta, il consiglio comunale di ieri, 30 giugno 2021. Fabio Poddighe ha chiesto alla giunta di agire al più presto per far arrivare al Cit i fondi che il consiglio comunale ha deliberato a maggio ma che non sono ancora arrivati. I fondi stabiliti sono 149mila euro per ricostruzione del capitale sociale e 26mila per contributo al trasporto pubblico. Soldi che non sono ancora arrivati e che mettono in gravissima difficoltà l’azienda.
Subito dopo ha preso la parola l’assessore al bilancio Maurizio Delfino, che ha comunicato che il versamento non è ancora stato effettuato in quanto l’architetto Dario Grassi, che è il dirigente responsabile del settore trasporti, si è rifiutato di eseguire il mandato in quanto lo ritiene non corretto nei termini di legge. «Grassi ha detto che “non se la sente” di fare la determina. Un motivo che non esiste – ha detto Delfino – in spregio alle norme di legge e alle competenze del consiglio comunale. Non solo non è stato effettuato il mandato di pagamento, ma – sempre secondo Delfino – non è ancora pronto il bando per la vendita dell’azienda, che è fermo sulla scrivania del segretario comunale».
Per Delfino la colpa è della macchina comunale, che non lavora a sufficienza e non segue le indicazioni della giunta e del consiglio. Delfino ha accusato anche il consigliere Muliere, perché quando era sindaco avrebbe distribuito incentivi a tutti i dipendenti senza premiare i più meritevoli e penalizzare i “fannulloni”.
Lo scontro è quindi sempre tra Delfino e la giunta da una lato, e la macchina comunale dall’altra, con i dipendenti accusati di non lavorare a sufficienza e non seguire le indicazioni politiche.
Delfino ha poi rimproverato anche il consigliere di maggioranza Francesco Bonvini, che avrebbe promesso assunzioni dirigenziali al Cit senza rispettare le norme di legge.
È stato lo stesso segretario comunale Pier Giorgio Cabella a rispondere alle accuse di Delfino. «Non siamo dei pazzi che ambiscono ad avere una denuncia per abuso di ufficio – ha detto Cabella – se il bando non è pronto è perché mancano dei documenti che non sono di competenza degli uffici del comune ma del Cit».
Rocchino Muliere ha poi tirato in causa il sindaco Cabella, chiedendogli di decidere sulla vicenda. «Sia l’assessore Delfino, che il segretario Cabella, che il dirigente Grassi, sono stati scelti da lei– ha detto il consigliere al sindaco – ed è lei che deve dirimere questa questione: ci dica chiaramente se lei ritiene corretto il comportamento del suo assessore, oppure dei suoi dirigenti».
«Se gli atti non sono andati avanti – ha aggiunto Muliere – non e’ per mancanza di buona volontà di alcuni dirigenti, ma per responsabilità politiche -amministrative della giunta. Non serve scaricare le proprie colpe sui dirigenti del comune».
Il sindaco Gian Paolo Cabella ha risposto a Muliere rinnovando la fiducia sia all’assessore che al segretario e sostenendo che «non posso essere messo nella condizione di dover scegliere tra i due».
Sempre sulla vicenda Cit, Marco Bertoli ha chiesto espressamente all’assessore Delfino se nel bando di vendita sarà inserita la clausola di salvaguardia dei lavoratori, per imporre agli eventuali acquirenti dell’azienda di mantenere il personale in essere. «Altrimenti continuate a riempirvi la bocca con la difesa dei lavoratori, ma state raccontando delle balle» ha detto il capogruppo di Solo Novi. Bertoli ha chiesto all’assessore Delfino di rispondere chiaramente «sì oppure no» alla sua domanda, il quale ha risposto dicendo di non essere in condizione di dirlo perché il bando è fermo da tempo sulla scrivania del segretario Cabella.
Il segretario della Lega e nipote del sindaco Giacomo Perocchio ha fatto i complimenti ai lavoratori del Cit per il loro impegno e ha definito «inaudito che non sia stata ancora fatta le determina e il bando di gara, con due aziende interessate all’acquisto dell’azienda. È fondamentale per la sopravvivenza del Cit arrivare all’udienza del 6 luglio in tribunale con i due adempimenti eseguiti». Il riferimento è relativo al procedimento di fallimento dell’azienda avviato da due presunti creditori del Cit.
Significativo il momento in cui Bertoli ha mandato l’ennesimo avvertimento alla maggioranza: «il sindaco non ce la fa più, basta vederlo. Di questo passo non solo non arriviamo alla fine della legislatura, ma neppure alla fine dell’anno».
Bertoli ha avvisato anche l’assessore Delfino con una metafora calcistica: «Sei arrivato qui accolto come Cristiano Ronaldo, rischi di andare via come il peggior scarpone»
Dopo la lunga discussione sul Cit, si è proceduto ad approvare le tariffe sui rifiuti, di cui vi diremo. Il consiglio si è chiuso a mezzanotte avendo affrontato solo uno dei 14 punti all’ordine del giorno. Meglio comunque dello scorso consiglio, che non è riuscito ad affrontare nessuno dei punti in discussione.
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