Il 29 giugno scorso, presso il Parco dell’acquedotto a Bettole, l’Assemblea dei Soci ACOS S.p.A. ha approvato il bilancio 2020, che chiude con un utile netto di € 1.922.859 (2019 € 1.705.355), con un incremento percentuale rispetto all’esercizio precedente del 12,8%.
Il 2020 è l’anno di passaggio tra la “vecchia” e la “nuova” gestione. Fino a giugno infatti era in carica il precedente amministratore delegato, Mauro D’ascenzi, poi sostituito da Giorgio Pafumi indicato dal sindaco di Novi Cabella. Sarà il bilancio di questo anno – in approvazione nel 2022 – quello della “prova del fuoco” della nuova governance.
Il comunicato diffuso da Acos riporta alcuni significativi dati economici. Innanzitutto, il gruppo si conferma come na delle principali realtà occupazionali del nostro territorio, con 349 dipendenti.
Il margine operativo lordo si attesta a € 1.082.235 (2019 € € 979.507), con un incremento percentuale rispetto all’anno precedente del 10,5%.
Dal punto di vista patrimoniale la società presenta un patrimonio netto di € 39.543.385 (2019 € 38.605.373) e un capitale investito pari ad € 41.905.473 (2019 € 41.144.846).
Passando a una disamina dei dati del bilancio consolidato di tutto il Gruppo Acos, si conferma la dinamica reddituale della gestione caratteristica con un margine operativo lordo pari a € 13.943.115 (2019 € 13.964.631). L’utile netto è di € 3.547.603 (2019 € 4.137.357), in flessione rispetto all’esercizio precedente per effetto di maggiori accantonamenti ed ammortamenti.
Il patrimonio netto complessivo sale a € 63.169.812 (2019 € 59.812.838), confermando la solidità patrimoniale del Gruppo.
Le società facenti parte dell’area di consolidamento hanno contribuito al risultato nella seguente misura di utile netto:
ACOS Energia S.p.A. € 1.055.157
Acosì S.r.l. € 157.302
Reti S.r.l. € 787.669
Gestione Acqua S.p.A. € 1.545.864
Gestione Ambiente S.p.A. € 545.709
Non sono mancate, nei giorni scorsi, le polemiche politiche. Il segretario della Lega Giacomo Perocchio in consiglio comunale ha ricordato che, nel momento di indicazione dei nuovi amministratori, il Partito Democratico aveva messo in dubbio la loro competenza e preparazione per gestire una realtà industriale così complessa. Invece, secondo Perocchio, i dati di bilancio confermano le capacità dei nuovi amministratori. Gli aveva risposto a stretto giro l’ex Sindaco Rocchino Muliere, che ha definito la dichiarazione di Perocchio “un autogol”. «In un’azienda come Acos le strategie sono definite su cicli pluriennali e quindi non c’è da aspettarsi sorprese per i prossimi due o tre anni – aveva detto Muliere – I dirigenti, in quadri e le maestranze non sono stati assunti attraverso una selezione gestita dalla Lega, ma scelti su basi esclusivamente meritocratiche. Quindi consigliamo ai nuovi amministratori, esclusivamente selezionati sulla base dell’appartenenza a partiti a partiti di destra o ai servizi resi in campagna elettorale, di lasciar fare a chi ha capacità e professionalità. Sopratutto non seguano le indicazioni del prolisso segretario leghista, il quale non è in grado di distinguere un amministratore delegato da un besagnino, con tutto il rispetto per quest’ultimo».
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