Sorpresa delle sorprese, aumentata la Tari

Può essere che lo “sbanattare” dell’Assessore Delfino distolga l’attenzione dei novesi dai veri problemi della città, ma forse no quando li si tocca nel portafoglio. Nelle scorse settimane i cittadini si sono visti recapitare i bollettini (se si preferisce, i modelli F24) con le relative somme dovute per la TARI, ovvero la Tassa sui rifiuti, in dialetto volgarmente chiamata “tàsa dl’armàinta”.
Sorpresa delle sorprese (e non siamo a Pasqua): la tassa rifiuti per l’anno in corso è aumentata, ovvero è lievitata. Bastiano, tornato dalle ferie sulle rive della Scrivia, l’ha definita “‘na tarusò”, che italianamente parlando significa una bastonata, una randellata.
Senza esemplificare su singole situazioni, ricorderemo che quel che resta della maggioranza, con l’aiuto determinante del Mungitore, aveva approvato, il 30 giugno scorso, l’aumento del 9,6% delle aliquote della tassa che copre i costi della raccolta e dello smaltimento rifiuti. L’aumento avrebbe potuto arrivare al 16% (come precedentemente approvato dalla attuale Amministrazione), ma, con qualche artifizio, l’aliquota è stata diminuita alla percentuale suddetta. “Quanto è bravo lei!”,avrebbe detto Fantozzi a Cabella.
Naturalmente, secondo il collaudato sistema di Cabella & soci, ancora una volta si è cercato di scaricare la responsabilità dell’aumento a chi c’era prima. La considerazione potrebbe essere alquanto banale: dove si trovava la magica Giunta leghista, con relative stampelle e “volontari del soccorso” (alias Mungitore e compagnia cantando) negli ultimi ventiquattro mesi?
Sembrerebbe che, una volta eletti oltre due anni or sono, gli astuti Amministratori siano caduti in letargo, per svegliarsi, di quando in quando, sorpresi da un incubo nel sonno, urlanti: “E’ tutta colpa di chi c’era prima!”. Ovvero, è sempre colpa del diavolo (che, per antonomasia, è rosso).
Ci sarebbe da spiegare, ad esempio, un piccolo particolare: per quale ragione l’attuale Sindaco, il quale è anche Presidente dell’Assemblea del Consorzio Rifiuti (tanto per rammentarglielo), nell’ormai lontano mese di ottobre 2019, ha voluto, durante l’Assemblea testé citata, rinviare la raccolta differenziata porta a porta spinta, allineandosi (silenziosamente, silenzioso), alla posizione del Sindaco di Tortona? Sempre volendo, potrebbe chiarire la questione anche l’Assessore alle tasse Delfino, in genere così prolifico in dichiarazioni.
All’epoca si disse che si voleva un altro sistema di raccolta, ma, dopo due anni, la stessa Amministrazione novese (che, si badi, non è quella precedente: lo testimonia il calendario) è tornata sui suoi passi, per attivare il tanto deprecato sistema, rinviato circa due anni prima. 
Tale rinvio è costato ai novesi, come certificato dalle bollette recapitate, circa il 10% in più rispetto allo scorso anno; ovvero – lo si sottolinea per gli amministratori distratti – circa 10 euro in più ogni 100 pagati l’anno precedente (centesimo più, centesimo meno).
Per quale ragione? Chi se ne intende, sostiene che più si fa la raccolta differenziata, più scendono i costi di smaltimento dei rifiuti, in quanto molti di questi possono essere riciclati, ottenendo risultati economici positivi; diversamente, i rifiuti vengono distrutti in discarica, senza ottenere alcun guadagno e aumentando i costi di smaltimento. Tanto per fare un esempio … 
Diciamo solo (e con signorilità) che la scelta di rinviare il nuovo sistema è stata poco avveduta; ma ora la pagano i cittadini.
O forse, ab origine, la colpa è di Muliere, il quale aveva lasciato in eredità alla nuova Amministrazione la partenza del nuovo sistema; chissà, magari per fargli un dispetto, il Sindaco di Novi, anche nella veste di Presidente del Consorzio Rifiuti, alzando la manina, lo ha rinviato. Sdraiandosi, silenziosamente silenzioso, sulle posizioni tortonesi. E ora paga Pantalone. 

Un altro rospo da ingoiare

Finalmente è stato pubblicato il bando di gara per il Cit; a quanto si legge, non è prevista la clausola, giustamente richiesta dai Sindacati, di salvaguardia dei posti di lavoro, Infatti la formulazione del testo è la seguente: “… è interesse primario dell’Amministrazione favorire le politiche di tutela, valorizzazione e sviluppo del personale attualmente impiegato e, pertanto, viene prevista, nell’ambito dell’offerta tecnica, l’assegnazione di specifico punteggio in relazione a quanto proposto a tal riguardo dagli operatori economici”. La frase, letta attentamente e “sburocratizzata”, significa che chi manterrà più posti di lavoro sarà premiato: basterà garantirne uno in più degli altri concorrenti. Ma con la formulazione riportata, non è detto che si debbano mantenere tutti i posti di lavoro. 
Un bell’artifizio per l’Assessore Delfino, il quale, di fatto, ha ottenuto ciò che voleva. Non si può dire la stessa cosa del Mungitore che, se non ricordiamo male, nella seduta del Consiglio comunale in data 26 luglio condizionò la sua astensione, con la quale permise di approvare la ormai famigerata delibera del 3 maggio, purché si salvaguardassero i posti di lavoro del Cit; ma non è andata affatto così. Riuscirà il Mungitore a digerire questo ulteriore rospo? C’è chi dice di averlo visto acquistare enormi quantità di bicarbonato …

Così, tanto per farlo sapere

Diego (e compagnia cantando) ha dato fiato alle trombe per far sapere che ha realizzato il nuovo parcheggio di via Rattazzi, ma perché non dire che anche questa realizzazione è “colpa” della precedente Amministrazione ?

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