Vinovia, le camminate per “allegri viNandanti”

ViNananti: così a Katia Kissov piace chiamare le persone che, sempre più numerose, le si affiancano all’insegna del motto “Camminare, conoscere, degustare, scoprire”, che distingue Vino Via, associazione no profit a cui la stessa Katia ha dato vita nel 2018, e di cui è presidente. Insieme a lei, Elisabetta Torriglia, vice presidente, Irene Castellett, segretaria e Giada Lava, agente.

Originaria del milanese, fotografa professionista nell’epoca dell’analogico, poi titolare e cuoca del ristorante Ai Nebbioli di Gavi, Katia si definisce un’appassionata camminatrice, tanto da aver quasi completato, appena tempo, famiglia e lavoro glielo permettono, la parte europea della Via Franchigena. 

Katia Kissov

Ed è proprio percorrendo questi itinerari dai paesaggi memorabili che ha preso forma, prima nei suoi pensieri e poi nella realtà, Vino Via, un cammino culturale, enologico e contemplativo, un progetto escursionistico a tappe, dedicato al vino in Piemonte, dove oggi risiede e lavora. 

«L’idea è quella di sviluppare e attrarre un turismo sostenibile creando un cammino – spiega Katia – Persone che vivono in questo territorio, ma anche amici del milanese, zona dalla quale provengo, spesso confessano di conoscere poco la nostra provincia. Quando la scoprono, però, ne apprezzano la bellezza». 

Creare Vino Via non è stato un lavoro semplice, tutti i percorsi vanno collaudati in precedenza. Le tappe vengono verificate e completate con la segnaletica prima della loro inaugurazione 

«Siamo riusciti a creare un percorso ad anello che, intorno ad Alessandria, tocca i paesi più importanti a livello di viticoltura. Si tratta proprio di una specie di pellegrinaggio laico, dove il vino è il filo conduttore e dove i punti tappa sono rappresentati da aziende vitivinicole che accolgono i camminatori per degustazioni e visite. Ogni visitatore riceve poi un timbro come credenziale; il timbro crea memoria e classifica i camminatori che, man mano che ne acquistano, salgono di livello».

Come per tutti i cammini, anche per la Vino Via la caratteristica principale è la libertà. Il percorso è percorribile sia durante le giornate-evento organizzate dall’associazione, sia in autonomia. Gli itinerari si possono affrontare in entrambi i sensi, con la possibilità di variarli per collegarsi con altri famosi cammini come la Via del Sale, la grande Traversata delle Langhe o l’Alta Via dei Monti Liguri. 

L’ intero anello è attualmente lungo circa 300 km e suddiviso indicativamente in 15 tappe tra i 15 e i 30 km ciascuna. 

«La Vino Via è un percorso in costruzione. Siamo stati ovviamente bloccati dalla pandemia, che non ci ha permesso per parecchio tempo di ampliare i percorsi e le aziende aderenti. Nell’estate 2020 abbiamo ripreso abbastanza bene, anche perché il lock down ha creato nella gente una grande voglia di uscire, vivere di più il proprio territorio o quelli limitrofi e di stare a contatto con la natura, con le cose semplici. Quest’anno le richieste sono aumentate ancora, forse anche perché siamo più conosciuti. Al momento sto cercando di organizzare escursioni giornaliere specialmente alla domenica, dal mattino alla sera, per massimo 20 persone. In queste occasioni percorriamo una tappa e visitiamo 3 o 4 aziende, con pranzo o pausa picnic». 

Ogni tappa può essere percorsa a piedi o in bicicletta, soluzione che permette di fare più chilometri «Si tratta sentieri non particolarmente difficili, quindi adatti a una mountain bike. Per alcuni mi piacerebbe organizzare camminate a cavallo». 

Attualmente sono circa 30 le aziende aderenti, alle quali non si richiede di associarsi ma solamente di affiliarsi «I nostri viNandanti hanno più di un vantaggio pratico: sconti sui vini e sui pernottamenti, agevolazioni come le spedizioni gratis visto che a piedi non possono portare via le bottiglie di vino. Questo anche se si presentano in autonomia». 

Vino Via unisce quindi tra loro i paesi del nostro territorio attraverso uno dei prodotti che più lo distingue e lo rende riconoscibile, il vino. «Creare legami nel e con il territorio mi ha dato un grosso slancio per iniziare e portare avanti questa avventura».

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Benedetta De Paolis

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