Non me ne va bene una! Io voglio l’inceneritore dei rifiuti a Novi Ligure. Sono tra i pochi in realtà. Perché al di là dei risultati di qualche astratto quesito da sondaggio, tutti coloro con cui ne ho parlato al bar sono nettamente contrari. Per me era diventata una specie di duello: voi non lo volete? Io sì, guardiamo chi la spunta. Ora ho la certezza che sarò sconfitto. L’inceneritore a Novi non si farà mai. Da cosa deriva questa mia convinzione? E chi ne è l’artefice? Ancora una volta il Nipotino: il segretario della Lega di Novi ligure.
Perocchio ha avuto l’idea di costituire un comitato a favore dell’inceneritore. E passi! Ma ha voluto strafare. Ne ha affidato la guida a Sandro Tortarolo, commercialista novese. L’esito quindi è scontato.
Basta leggere la sua storia, il suo passato, le imprese economiche di cui si è occupato per capire come andrà a finire anche questa volta. Ne vogliamo ricordare solo alcune?
Si è occupato di Amias. Era l’azienda della depurazione dell’acqua della valle Scrivia e della val Borbera. Che fine ha fatto?
Si è occupato del bilancio del comune di Alessandria: le sue vicissitudini invadono le pagine dei giornali da più lustri. Delle farmacie comunali di Tortona: chiedere ai loro dipendenti. Della casa di riposo Lercaro di Ovada: chiedere agli ovadesi. E della casa di riposo di San Salvatore Monferrato, ne vogliamo parlare? Il Cit di Novi Ligure: è al suo tragico epilogo finale. Ma in questo caso visto “l’ottimo” (sic) risultato pare che il suo attuale amministratore unico verrà premiato mandandolo a capo di Gestione Ambiente. Tombola!
Ora non ci sentiamo di dire che sia stata colpa del triste commercialista (dalla faccia triste). Non abbiamo le competenze necessarie. Probabilmente si tratta solo di sfortuna. Oppure di una ammirevole attrazione per le cause perse, quelle di cui nessuno vuole occuparsi.
È che Tortarolo forse si trova sempre al posto sbagliato nel momento giusto.
Non erano passate poche ore dall’annuncio della sua discesa nel campo di combattimento, che l’assessore regionale all’ambiente passava dall’entusiasmo per aver trovato un comune che scalpita per avere un inceneritore – unico comune in Italia- ad una netta presa di distanza. Ha detto che bisognava prima fare un piano regionale per i rifiuti e verificare se serve un nuovo inceneritore e poi si vedrà se e dove farlo.
Ora sono quasi certo che non sapesse del nuovo impegno del ragioniere novese, non lo ha fatto per ripicca. E’ che dove mette le mani Tortarolo le cose vanno così. Probabilmente come commercialista è bravo, quando fa altri mestieri è un po’ sfortunato.
Una cosa mi consola. Non solo il nostro ha fatto il salto del fosso: dalla sponda sinistra a quella destra, – il solo a Novi a salire sul carro dei vincitori, perché qui, contro ogni tradizione italiana, molti di più sono quelli che ne sono scesi- ma è diventato anche una specie di consigliere politico molto ascoltato dal Nonno – il sindaco- e dal Nipotino – il segretario della Lega-, quello che comanda in Comune.
Gli esiti già si vedono e la loro prossima sconfitta è certa. Con l’apporto di Tortarono ci hanno messo il sigillo.
Si può dire che il Sandro sia molto più utile alla sinistra da quando è passato dall’altra parte.
Ps. Ho detto una sciocchezza. Anche un altro a Novi Ligure ha fatto il salto della quaglia. Si tratta di Roberto Rossi. Ottenendo così una seggiolina presidenziale, creata apposta per lui.
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