Appello del centro sinistra: salviamo l’Acos!

Il manifesto affisso dalla Lega contro Acos SpA, la seconda azienda del nostro territorio, rappresenta uno dei punti più bassi della becera propaganda di un centro destra novese da tempo allo sbando, che cerca di creare dei nemici per ritrovare una coesione tramontata all’indomani delle elezioni. 
L’estensore del manifesto è ignorante oppure disonesto, oppure tutte e due le cose insieme. 
Chi ha affisso il manifesto, non sa o finge di non sapere che le tariffe dei servizi come acqua e gas sono regolate dalla Arera, l’autorità nazionale competente, mentre quelle dei rifiuti dai comuni stessi. Le spese di Acos, come di altre aziende non hanno alcun rilievo sulla dinamica dei prezzi.
Chi ha affisso il manifesto, non sa o finge di non sapere che gli amministratori precedenti hanno sempre operato affinché Acos aiutasse coloro che non avevano la possibilità di pagare le bollette per reale indigenza, anche istituendo dei fondi dedicati.
Le spese sostenute dai precedenti amministratori erano forme di gratifica e di salario indiretto a favore dei lavoratori, e incentivi ai molti collaboratori esterni e clienti. Va rilevato che gli amministratori attuali espressi dalla destra nei primi sei mesi hanno già speso 46.000 euro. 
In una recente assemblea dei dipendenti Acos sono stati vantati i notevoli risultati conseguiti dall’azienda negli ultimi 30 anni, risultati che hanno portato il gruppo ad un valore del capitale azionario di circa 50 milioni e ad un valore commerciale ancora più rilevante. Il sindaco Cabella, presente alla riunione si è complimentato per gli straordinari risultati. Questi risultati sono stati conseguiti dai precedenti amministratori anche grazie a queste gratifiche ed al clima di fiducia creato attorno e dentro Acos.
Se da una parte si vogliono tagliare queste spese, dall’altra si usa Acos come fosse un bancomat, facendole sostenere i costi per le luminarie, il teatro, i convegni sulle fiere di cambio, le manifestazioni dell’estate novese, e molto altro. 
Questi continui e pretestuosi attacchi della Lega non fanno altro che destabilizzare il clima aziendale, mortificando dipendenti e dirigenti. Ma sopratutto ledono gravemente l’immagine pubblica dell’azienda, deteriorando un patrimonio della città e dell’intera zona, come già denunciato dalle rappresentanze sindacali. Tutto questo denota l’assoluta mancanza di una visione strategica per il futuro, tanto da incaponirsi su singoli episodi del passato. 
È compito di tutte le forze democratiche che amano la nostra città salvare Acos, una azienda ottima costruita con fatica dai lavoratori novesi. Una azienda che è patrimonio della città e va difesa dalle interferenze e dal discredito in cui la vorrebbero gettare gli amministratori del centro destra.

Partito socialista

Partido Democratico
20 x Novi
Articolo Uno
Lista Rocchino Sindaco

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Moscone

2 commenti su “Appello del centro sinistra: salviamo l’Acos!

  1. Come sarebbe bello se a questo punto i dipendenti Acos, di comune accordo, devolvessero ” l’omaggio natalizio 2021 “, sempre che arrivi, alla gestione dello sportello immigrati, che poco tempo fa si era tentato di eliminare.

  2. Rammento che all’epoca del mio primo mandato come consigliere comunale nello schieramento politico dell’allora nascente forza italia, vi era la consuetudine di riservare nel consiglio di amministrazione dell’Acos un esponente di riferimento dell’opposizione. Ricordo che il nostro riferimento era l’ing. Gian Luigi Robutti che fu tanto attivo che fu nominato vice presidente ed il suo contributo fu molto positivo.
    Avevo un rapporto, ed ho, di intima amicizia con il professionista e gli chiedevo continuamente di essere ragguagliato sull’andamento dell’azienda. Ragguagli sempre positivi improntati su un’attiva collaborazione che, d’altronde confermava lo stesso AD con espressioni di elogio.
    Ma forse allora c’era più seria attenzione al bene pubblico indipendentemente dal riferimento politico.

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