Sono in funzione ormai da 13 giorni i “baracconi” della fiera di Santa Caterina. Per i “foresti”, parliamo del luna park, che dalle nostre parti da sempre viene chiamato così.
La piazza non è stata recintata ed è accessibile da qualunque punto. Non abbiamo visto nessun controllo all’ingresso della piazza, ma solo un cartello con su indicato – solo in italiano – che per accedere occorre avere il green pass. Nessun controllo.
In base alla normativa vigente anti-covid, per accedere alle attrazioni è obbligatorio esibire il green pass e indossare la mascherina. In base alle linee guida del protocollo Covid-19, eventi come questo sono organizzabili a patto che venga predisposta apposita cartellonistica (multilingue), sia fissato una massima capienza dell’evento, siano disponibili postazioni con disinfettanti all’entrata e all’uscita di ogni attrazione.
I controlli sul green pass si fanno? Non si capisce neppure chi dovrebbe farli. Siamo alle solite, chi controlla il controllore? Anzi, peggio, chi è il controllore?
I rappresentati dei giostrai novesi hanno dichiarato (La Stampa del 14/11) che non spetta a loro il controllo dei certificati, ma alle autorità.
In base alla normativa (non sempre di facile interpretazione) e in particolare all’articolo 13 comma 2 del DPCM 17 Giugno 2021, i titolari delle aziende il cui accesso sia limitato ai soli possessori del green pass, devono accertare direttamente, o attraverso i loro delegati formalmente incaricati, il possesso della certificazione. Quindi, nessun controllo all’entrata della piazza (è uno spazio pubblico) ma controlli alla salita sulle giostre, da parte dei giostrai.
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