Il consiglio comunale di ieri sera a Novi Ligure è stato ancora più surreale del solito. Dopo 30 secondi dall’inizio, già era partito il battibecco tra il presidente del consiglio comunale Oscar Poletto, rimproverato da Marco Bertoli per non aver fatto l’appello ad inizio seduta.
Si è poi proceduto alla surroga di Barbara Garrone, subentrata al posto di Edoardo Moncalvo e quindi dimessasi a sua volta senza aver partecipato a nessuna seduta consigliare. Al suo posto è entrato Andrea Pelanda, sempre eletto nella lista della Lega.
Il consiglio comunale è passato poi al ricordo dell’ingegner Francesco Melone, recentemente scomparso all’età di 94 anni.
Che succede al Csp?
Dopo il ricordo, dove hanno preso la parola Eleonora Gatti e Rocchino Muliere, è intervenuto il consigliere Alfredo Lolaico, che ha chiesto al sindaco chiarimenti sulla situazione del Csp. «Il sindaco ci informi, perché le uniche cose che sappiamo sono quelle che sono state scritte sui giornali. Che cosa sta succedendo al Csp, cosa ne pensa il sindaco, cosa intende fare?»
«Confermo, il direttore del Csp ha dato le dimissioni perché il clima all’interno della azienda è diventato irrespirabile – ha risposto il sindaco – A seguito delle dimissioni del direttore hanno dato dimissioni tre componenti del consiglio di amministrazione. Abbiamo fatto una riunione e abbiamo deciso di convocare al più presto l’assemblea dei sindaci, che è presieduta da Domenico Miloscio. Le strade davanti a noi ora sono parecchie. Possiamo prendere atto che il consiglio non ha più la maggioranza per proseguire e procedere a nominarne uno nuovo, sperando che in questo modo il direttore possa ritirale le sue dimissioni. Oppure, un’altra soluzione è che l’assemblea sfiduci tutto il consiglio, andando ad una nuova elezione. La questione è nelle mani di Miloscio, che deve convocare l’assemblea. Il momento è brutto ma è andata così».
“Facciamo ridere i polli”
È quindi intervenuto Marco Bertoli, contestando ancora la conduzione della seduta da parte di Poletto e criticando la scelta di tenere il consiglio comunale in modalità on line: «Mi auguro che da gennaio il consiglio comunale torni a riunirsi in presenza – ha detto Bertoli – anche perché la scusa del riscaldamento detta da Poletto mi sembra abbastanza debole. Il consiglio comunale è l’assemblea più importante di tutta la città: o il museo dei campionissimi lo chiudiamo completamente fino al disgelo, o se viene aperto e scaldato per altre manifestazioni, non vedo perché non possa esserlo per il consiglio comunale. Quella del riscaldamento è una boiata mai vista».
Bertoli è intervenuto anche sulla questione di Sport in Novi. «Oltre al Csp, c’è anche un altro organo che vuole dimettersi, ed è il consiglio di Sport in Novi. Una città che ha il blocco del Csp e il blocco di Sport in Novi, è una città congelata. So che in questo consiglio c’è chi non riconosce l’importanza della società – ha detto Bertoli rivolgendosi ai colleghi di maggioranza – ma se ne renderanno conto il giorno dopo, perché chiuderanno tutti gli impianti sportivi e si fermerà lo sport in città».
Dopo Bertoli è intervenuto Saracino, tornando sul tema del consiglio on line. «La decisione di fare il consiglio a distanza mi ha molto infastidito e speravo che Poletto non tirasse fuori la motivazione del riscaldamento – ha detto Saracino – perché abbiamo fatto ridere tutti. Non siamo riusciti in due anni e mezzo a trovare un luogo dove riunire il consiglio comunale. Al museo dei campionissimi continuano ad esserci eventi, come quello di pochi giorni fa con Alberto Cova. Lì il riscaldamento c’era, perché non ci può essere per il consiglio comunale? Facciamo ridere i polli!»
Anche Chessa è intervenuta manifestando contrarietà al consiglio comunale on line, e ha dato notizia di aver inviato una lettera a Poletto e Cabella chiedendo i motivi della decisione, ma di non aver avuto spiegazioni esaurienti.
Si sono susseguiti gli intermezzi colorati, con Poletto che cerca di riprendere la gestione del consiglio, e viene interrotto da Bertoli «Ma taci un po’ che non riesco a sentire cosa dice Chessa!» con conseguente replica di Poletto «Ma taci tu!». Insomma, più che un consiglio comunale, sembrava la rappresentazione delle “Baruffe chiozzotte” di Goldoni. Dopo oltre un’ora dall’inizio del consiglio comunale, non era ancora iniziato l’esame dei punti all’ordine del giorno.
Dopo Chessa, e Muliere, ha provato ad intervenire Bertoli ed è nuovamente iniziata la “baruffa” con Poletto. Il seguito del consiglio è andato avanti tra innumerevoli battibecchi tra le file della maggioranza, tanto che provare a farne un resoconto è davvero difficile. Per chi vuole, è visibile in fondo all’articolo la registrazione integrale del consiglio.
In chiusura, il capogruppo Dem Tedeschi ha chiesto di affrontare l’interpellanza sulla Tari, ma l’assessore Moncalvo ha ancora preso tempo, chiedendo di rispondere nel prossimo consiglio dopo un incontro con Gestione Ambiente.
Il prossimo consiglio, ancora on line, si svolgerà domani, giovedì 9 dicembre.
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