Il giovin Assessore al Bilancio, colui che voleva vendere gli immobili comunali per pagare le bollette del gas (poi ravvedutosi … so’ ragazzi, bisogna essere comprensivi), se va avanti così dovrà … “vendere” anche la poltrona sulla quale è seduto (ammesso che trovi acquirenti).
In una recente intervista (sta rubando la scena a Selfie-man, nonché all’Assessore allo Sport) sulla questione irrisolta della Tari, presumibilmente pagata in più dai novesi (si ricorda che si sta parlando di circa un milione e trecento mila euro), in merito alla domanda sulla discrepanza tra le determinazioni del Comune e quelle del Consorzio CSR (ente deputato a indicare ai Comuni i costi da applicare per determinare la tariffa da richiedere ai cittadini), ha risposto: “Abbiamo affrontato il problema con gli uffici competenti e risulta che il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia stato interamente coperto, come previsto dalla norma. In ogni caso Consorzio Smaltimento Rifiuti e Gestione Ambiente, congiuntamente al Comune, hanno segnalato le difformità tra i Pef in questione ad Arera”.
Incalzante, il giornalista ha ripetuto la domanda, ritenendo che i cittadini debbano conoscere la verità; ma, come un disco rotto, il giovin ha ribadito: “Gli uffici comunali hanno lavorato molto su questa questione e ritengono che la cifra che i novesi hanno pagato sia corretta. Se così non fosse Arera si farà sentire. Noi confidiamo nel lavoro svolto dai nostri uffici”. Aggiungendo, inoltre: “Abbiamo inoltrato tutte le nostre spiegazioni ad Arera, confidando che ne prendano atto”.
Si era compreso il concetto già dalla prima risposta; ma – forse per chiarire prima di tutto a se stesso, evitando di incappare in un ulteriore scivolone, come quello della vendita degli immobili per pagare le bollette – il giovin ha ulteriormente dichiarato: “È Arera l’ente regolatore. Solo loro possono fornirci l’indicazione corretta. I nostri uffici hanno dato le delucidazioni circa la compilazione del piano economico finanziario. Se Arera ci fornirà indicazioni in merito sarà mia premura convocare la commissione competente per informare tutti i consiglieri”.
Più di una risposta chiara ed esaustiva – che il giovin si era impegnato a fornire al Consiglio Comunale nel mese di novembre (scorso, non il prossimo venturo) – le sue dichiarazioni sono parse un tormentone simile a quelli estivi, che non si comprende mai quando finiscono.
Pare proprio che il giovin sia preda di incubi notturni di infantile memoria, durante i quali gli appare l’ente regolatore ARERA, sotto le sembianze di un drago ghignante, dalla lingua incandescente, che gli vuole rubare il giocattolo, inteso come una parte del Bilancio comunale. Risvegliatosi dall’incubo, accaldato ed agitato, il giovin rassicura se stesso medesimo dicendo, proprio come ha dichiarato al giornale, che: “Nessun novese è andato a chiedere queste cose ai tributi, sono polemiche sterili della sinistra”.
A questo proposito dobbiamo dargli ragione: è la sinistra cattivona a sollevare certi problemi. Però, come ci si permette di voler anche capire? Se la sinistra non avesse affrontato la questione, tutto sarebbe passato, come si dice, in cavalleria, in silenzio e con buona pace dei contribuenti (e il giovin potrebbe dormire sonni tranquilli fra le braccia di Morfeo); ma il problema, per sua sfiga (secondo il linguaggio utilizzato dai giovani ai quali appartiene per fascia anagrafica), gli è capitato tra capo e collo, e gli tocca fornire – a lui e solo a lui – risposte chiare, che invece, al momento, non ci sono. Forse sarebbe stato utile prendere atto del problema a novembre, cospargendosi il capo di cenere (anche per conto dei suoi predecessori). Di certo, ci rendiamo conto, sarebbe stata una Caporetto … meglio glissare.
Infine, al giovin Assessore rimane il dubbio (lo si rassicura: non si tratta di un dubbio solo suo, ma condiviso dai cittadini, “aizzati” dalla sinistra) se caricare o meno nel nuovo bilancio l’aumento della Tari proposto lo scorso anno. Si tratta di un bel dilemma: forse gli converrà attenersi a quanto il Consorzio Servizi Rifiuti, per obbligo di legge, gli indicherà. Ma … occhio! Il sospetto che la sinistra, cattivona e prevenuta, farà le pulci anche al nuovo bilancio, è piuttosto alto … non vorremmo che il giovin dalle belle speranze ci lasciasse le penne, proprio come i suoi due predecessori.
Soldi, soldi, soldi
Finalmente Acos (dopo lunghe meditazioni di Cabella), tramite azione legale, ha deciso di richiedere alla “cugina” alessandrina Amag i quattrini che le sarebbero dovuti, e che ammonterebbero a circa 10 (dicesi dieci) milioni di euro. Poveri alessandrini, questa volta è andata loro male, erano abituati a ricevere regalie in denaro dall’Amministrazione novese (si ricordano i 5 – dicesi cinque – milioni di euro derivanti dalle compensazioni del terzo valico); altresì è andata male a chi, novese – tra quelli che declamano “prima di tutto i novesi” – avrebbe voluto abbuonare l’ingente somma agli amici alessandrini, si vocifera in cambio della promessa di una candidatura per un seggio parlamentare.
Fusse che fusse la vorta bbona
Il Mungitore ha minacciato, nuovamente, di far cadere la Giunta se non saranno riconosciuti a SportinNovi i quattrini necessari a far funzionare gli impianti sportivi. “Fusse che fusse la vorta bbona”, per dirla con il compianto Nino Manfredi.
Il Malalingua
P.S.: una fulgida mente dell’attuale Amministrazione comunale ha lanciato l’idea di realizzare un inceneritore dei rifiuti a Novi, facendo balenare l’ipotesi che, forse tra un bel po’ di anni, i novesi – dopo che saranno stati investiti un bel pacco di quattrini di tutti i contribuenti – potrebbero pagare una TARI inferiore. Tra tanti anni, si ripete, e fatti salvi gli algoritmi di Arera. Esigenze di spazio non consentono di trattare ora questo tema, ma se ne riparlerà.
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