Il “cul-de-sac” di Marco Bertoli

All’inizio degli scontri tra Marco Bertoli e quello che lui ha battezzato “rimasuglio di maggioranza”, un autorevole esponente della giunta cittadina mi fece un paragone tra il politico-contadino ad un treno in corsa incontrollata. “Puoi cercare di fermarlo mettendo degli ostacoli – mi disse – oppure puoi mettere del grasso sui binari, così anche se vorrà frenare, si schianterà comunque”. 
La posizione in cui Bertoli si è messo, dopo gli scontri avvenuti nell’ultima commissione consiliare, è il classico “cul-de-sac”. Non ha vie di uscita. 

Bertoli ha detto, o meglio, ha urlato, che se il comune non accetterà tutte le richieste di SportInNovi, evitando così la paralisi del sistema sportivo novese, non voterà il bilancio di previsione e “manderà a casa” la giunta Cabella. 
Ma Cabella, anche volendo, non può accontentarlo. Non più. Tra le richieste di SportInNovi, ce n’è una che l’assessore al bilancio Edoardo Moncalvo non potrà soddisfare prima dell’approvazione del bilancio di previsione: l’aumento del contributo all’associazione stessa da 180 a 305mila euro all’anno per far fronte ai maggiori costi. 
Bertoli ha una lunga esperienza di consiglio comunale (credo sia la 5 o la 6 volta che ricopre quel ruolo) e sa che una variazione di spesa come quella può essere approvata solo all’interno del bilancio di previsione. 

Il problema è che SportInNovi ha messo giù, nero su bianco, una data precisa: il 31 marzo. Stesso termine che ottimisticamente è stato fissato per l’approvazione del bilancio di previsione. Ottimisticamente, perché è praticamente impossibile che il bilancio di previsione venga approvato entro quella data: troppe riunioni devono ancora essere fatte, troppi documenti ancora presentati. E soprattutto, sul bilancio pesa l’incognita della Tari: se Arera confermerà che i novesi hanno pagato più del dovuto, nel bilancio comunale dovranno essere trovati oltre un milione di euro da restituire ai cittadini. 

Ma perché Bertoli si è arrabbiato così tanto nell’ultima turbolenta commissione? Perché nell’incontro tra lui, Cabella, Moncalvo e i rappresentanti di SportInNovi, erano state approvate le richieste dell’associazione. Ma dietro a “si” di Cabella c’era il nulla: nulla era stato fatto, neppure ne erano stati informati gli altri consiglieri di maggioranza. Bertoli ha capito che era stato preso in giro, che gli avevano detto sì solo per farlo contento, per prendere tempo. 
L’impressione che molti osservatori politici hanno è che dalle parti della maggioranza Bertoli venga assecondato, gli si dia ragione, ma alla fine si vada avanti per la strada tracciata senza cambiare direzione. Mentre Bertoli credo di portare a spasso Cabella, è in realtà lui ad essere preso in giro. 
Ora però Bertoli si è infilato in un binario senza via d’uscita. Le richieste di SportinNovi non possono essere approvate in tempo, prima del bilancio preventivo. Ora, dopo l’ennesima minaccia di Bertoli, Cabella non può far altro che andare a vedere le carte che ha in mano. 
Se Bertoli manterrà la parola, il governo di Cabella – salvo salvataggi esterni – dopo due anni e mezzo di agonia è finito. Se non sarà così, allora sarà finita ogni credibilità di Bertoli e dei suoi ultimatum. 
Come dicevamo all’inizio, gli hanno cosparso di grasso i binari e non è più in tempo per frenare: vedremo se alla fine sarà lui a schiantarsi, oppure Cabella.

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

2 commenti su “Il “cul-de-sac” di Marco Bertoli

  1. Dunque più leggo articoli di questo tipo sui problemi della amministrazione comunale, o qyelli di Costanzo Cuccuru sempre sugli stessi argomenti e più mi convinco che abbiamo veramente un problemac
    enorme. Ma i cittadinə novesi se necrendono conto? Capiscono in che mani siamo cadutə?
    Ho l’impressione che uba nuvola di gas soporifero stia sopra la città e ci tiene tuttə addormentati.
    Spesso mi chiedo: ma cosa si può fare per vedere un minimo sussulto da parte della città?

  2. Bertoli ha detto, o meglio, ha urlato, che se il comune non accetterà tutte le richieste di SportInNovi, evitando così la paralisi del sistema sportivo novese,” non voterà il bilancio di previsione e “manderà a casa” la giunta Cabella. “
    In aggiunta alle motivazione di bilancio, che blocca la contrapposizione, mi sembra che l’aut aut
    sia stata espressa con una certa imprudenza. Potrebbe raffigurare , qualora realizzato, un reato penale dall’abito del voto di scambio.

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