Ennesima sconfitta in consiglio comunale dei piani del segretario della giunta novese. Il gemellaggio con la città russa di Borovoci è stato respinto dalla maggioranza dei consiglieri comunali: a votarlo, solo i rappresentanti della Lega con Saracino e Poletto.
La sconfitta è arrivata dopo una proposta di sospensiva da parte dei consiglieri Dem. «Con quanto sta succedendo proprio oggi a livello internazionale, con il rischio di invasione russa dell’Ucraina, ci sembra fuori dal mondo proporre oggi un gemellaggio con una città russa» ha detto il capogruppo Simone Tedeschi.
La proposta di sospensiva è stata messa i voti e respinta. L’approvazione sembrava cosa fatta, ma poco prima del voto ha preso la parola Marco Bertoli che si è associato alle parole dell’opposizione: «impensabile votare un gemellaggio ora. In generale, io sono sempre stato favorevole ai gemellaggi ma solo con città italiane, con cui abbiamo molto più da condividere che con i russi. Questi gemellaggio sono solo la scusa per andare a fare dei viaggi a spese del comune». La proposta di gemellaggio è stata quindi messa ai voti e respinta grazie ai voti dei consiglieri Dem e del gruppo di Solo Novi, mentre a favore del provvedimento hanno votato solo Perocchio, Saracino, Baruffa, Poletto, Pelanda e il sindaco Cabella.
Ma perché Bertoli ha votato contro la richiesta di sospensione avanzata dai Dem, per poi affondare sotto il “fuoco amico” il gemellaggio? Una mossa che mostra tutta la spaccatura ormai profondissima all’interno della maggioranza novese. Bertoli ha preparata una trappola ai leghisti in cui essi sono caduti a piedi giunti: se il gemellaggio fosse stato sospeso, avrebbe potuto essere riproposto più avanti, mentre ora è definitivamente respinto.
Un brutto smacco per il segretario della Lega Giacomo Perocchio, che ha cercato personalmente di convincere tutti i consiglieri ma è riuscito ad incassare solo l’astensione della grillina Zippo. Astensione che non è servita a nulla.
Ora Cabella dovrà spiegare al sindaco di Borovici che il gemellaggio è stato respinto, e con esso tutti i progetti collegati. Ad esempio, che fine faranno i 100mila euro donati dalla fondazione Suvorov al comune di Novi?
La proposta di gemellaggio era centrata sul riconoscimento della figura “vittoriosa” del generale russo, sorvolando sul fatto che al tempo della battaglia di Novi la città era apertamente schierata dalla parte dei francesi del generale Joubert.
Prima della bocciatura della proposta di gemellaggio, il consiglio comunale aveva ospitato i rappresentanti sindacali delle maestranze della Pernigotti. Il sindaco Cabella ha ricordato ai lavoratori che ha recentemente mandato una lettera al ministro del lavoro Giorgetti (Lega) ma che non ha avuto nessuna risposta.
Accorato l’intervento sul tema del consigliere Dem Muliere. «Il governo deve prendere in mano la situazione – ha detto l’ex Sindaco – Non si possono prendere in giro i lavoratori, e non si può prendere in giro una città che da subito si è schierata al loro fianco. I turchi se ne devono andare, devono vendere subito l’azienda perché hanno dimostrato di essere solo capaci a perdere soldi. Il Sindaco deve chiedere subito al governo la convocazione di un tavolo di crisi tenendo presente che non c’è più spazio per le mediazioni e per i rinvii. I marchio Pernigotti ha ancora un futuro, ma non con i fratelli Toskoz».
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