La verità è come un grosso prisma di diamante , finemente lavorato in perfette sfaccettature. A seconda dell’angolo di visualizzazione con cui lo si guarda, espone una variazione di riflessi, luci, colori e sfumature indefinite; ne restiamo affascinati, direi quasi rapiti e ci soffermiamo su quelli che più ci sono congeniali.
Lo stesso dicasi della verità, un concetto che si presta a mutevoli definizioni, a secondo da come la si vuole fare apparire. Strumento ideale per abili oratori, diabolicamente bravi e intriganti, che riescono a manipolarla ai fini di conseguire i loro convenienti obbiettivi .
Quando poi la verità è l’oggetto è strumento occulto per conseguire ricchezza e sopratutto di potere, tutte le forme più sofisticare vengono messe in campo, senza limitazione di mezzi pur di imporre la propria verità o ragioni, fino al punto da condizionare e plagiare l’opinione pubblica riducendola a tifoseria, gran parte perfino isterica .
E’ quello che sta avvenendo nell’attuale guerra tra la Federazione Russa e la repubblica dissidente dell’Ucraina, stando al bombardamento di notizie in merito. Tutte atte a manipolare la realtà e far apparire criminale l’invasore e un super eroe l’aggredito, o viceversa.
Di fronte ad un crogiolo di notizie, reportage, documentari e tale show televisivi con esperti o presunti tali che dicono tutto e il contrario di tutto, trasformando la crudeltà della guerra in spettacolo d’intrattenimento. Mischiando mezze verità in una irreale alterazione di notizie, in modo che pur se alcuni riescono a capirci qualcosa, restano perplessi e confusi. Non da meno i confronti al bar e nella via del classico pensatoio (centrale via della nostra città)
Lungi da me di voler entrare nel merito del diabolico scontro tra le ragioni e i torti che non può che indignarci , inorridirci e anche preoccuparci, se non altro per le traumatiche consegue economiche; ma esplicitare un semplice ragionamento, spero apprezzato, sulla base del buon senso per cercare di capire, il perché di questo mostruoso confronto.
Riflettendo su due diverse versioni, pubblicate su un sito d’informazione e di opinione in rete, da altrettanti personaggi locali di notevole caratura sociale e culturale, contrastanti fra loro.
a) far passare il leader della Federazione Russa come un pazzo sanguinario irresponsabile, psicopatico è: un pochino semplicistico quanto stravagante. Naturalmente, sulle lacune mentali, si può soprassedere purché continua a fornirci la materia prime per l’energia, necessaria per il nostro benessere. Se poi assicura la fornitura comoda del gas, possibilmente a buon prezzo, si può sorvolare sull’utilizzo delle risorse che dovremmo corrispondergli anche se andranno ad incrementare il conflitto. Forse su quest’ultimo aspetto qualche riflessione di ordine morale andrebbe fatta?
b) far passare il leader dell’ucraina un statista mi sembra una posizione di assoluta esagerata supponenza, atta a farlo apparire quello che non è: “un arrembante politico senza scrupoli”.
Un vero statista deve prima di tutto preservare la convivenza pacifica, del popolo che amministra, avendo ben presente le condizioni oggettive, della composizione, le radici storiche e le ragioni di buon vicinato e non può poi piagnucolare dopo aver contribuito a creare condizioni di sopraffazione nella coesione sociale al suo interno e quindi di avventurate reazioni quanto prevedibile, quanto sarebbe necessario un poco di saggezza e tanto buon senso.
E’ troppo comodo e facile diventare un elemento di rilievo favorendo condizioni di sostegno verso interessi oscuri chiaramente alla base di tutte le guerre.
Perché è questa la terribile verità? Le guerre sono la forma più veloce per la conquista del potere e l’appropriazione della ricchezza. Tanto è vero che a morire non ci vanno quelli che la decidono, ma gli illusi indottrinati.
No la Crimea non combatte anche per noi, come ha avuto a dire ,un importante esponente politico sul Moscone che ha inciso non poco sull’economia Novese: “Caro Landini, gli Ucraini stanno combattendo anche per noi “
No! L’Ucraina, combatte una guerra assurda di egemonia di potere per gli interessi dei propri oligarchi e di una parte ristretta di affaristi.
Dovrebbe innanzitutto spiegare quali sono gli interessi della famiglia del presidente degli Stati Uniti e il massiccio armamento da tempo in atto. Dimostri, di non essere un pupo nelle mani di chi manovra i fili con colossale conflitto d’interessi e non una ossessiva ed aggressiva retorica, atta ad esacerbare oltre la follia gli animi, diventando egli stesso il problema.
Sempre sul moscone si evince una tutt’altra versione della guerra, anch’esso redatto da un esponente di grande rilievo cittadino, contraddistinguendosi con un impegno professionale e civile altrettanto prezioso come a salvaguardare la vita e la salute.
Dotato di una grande coltura umanistica, ha esposto le problematiche , nell’aspetto più corrispondente alla drammatica realtà, e lo ha fatto in modo esemplare , semplice e con tanto buon senso, tutto da condividere se non si è oziosi.
L’ha impreziosito con le parole del predicatore Martin Niemòller (1892-1984) che ripropongo nel trafiletto sottostante per invitare a riflettere di cosa è la bestia del genere umano dentro il nostro emisfero cerebrale; in una parte si annida tutto il male possibile: cattiveria, invidia, ipocrisia, ambizioni smisurate e nell’altro tutto il bene, la generosità e la ragione possibile. Speriamo che prenda il sopravvento sui manovratore dei pupi.
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali.e fui sollevato, perché erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare”
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Un commento su “No, caro D’Ascenzi, non stanno combattendo per noi”
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Io non so bene chi stia combattendo per noi, non so bene cosa c’è stato prima . Conosco un pò di storia di quei paesi ma sicuramente so che c’è un paese aggredito (dove le persone innocenti stanno morendo) ed un aggressore (non penso che tutto il popolo russo stia dalla parte del suo dittatore).
So che l’Ucraina non fa parte della NATO e neanche della U.E.
Il resto, in questo momento, mi interessa poco. Mi interessa di più far smettere le armi. Mi interessa di più che la guerra finisca, che tutte le guerre possano finire. In tutte le guerre muoiono i poveri.
In tutte le guerre il popolo perde.