Non sappiamo quale escamotage, o espediente machiavellico, o, più realisticamente, pulcinelliano, si inventeranno Cabella e nipote per restare a galla nelle chiare, fresche et dolci acque della Scrivia.
Come faranno questa volta ad “accontentare” il Mungitore, astenutosi sul voto del Dup (Documento unico di programmazione), atto molto importante e propedeutico alla elaborazione del Bilancio? Ancora una volta si accontenterà di parole vuote? Per poi approvare, facendo i “gambalebri”, il Bilancio? Approvazione annunciata in prima battuta dal giovin Assessore per fine anno (lo scorso, non il prossimo), poi per fine marzo e, al momento, per metà aprile; ma, a quanto pare, la data è solo indicativa (necessiterà di più giorni per pensare … riflessioni difficili, in special modo quelle sulla Tari, a causa della quale pensa da novembre … Ci vuole il suo tempo: pare che, a furia di sforzare le meningi, gli fumino … i lobi del cervello).
Soprattutto, come faranno a condurre a più miti consigli i due consiglieri del Mungitore, i quali, a differenza del loro capo, indisciplinatamente, hanno votato contro il Dup, mandandolo a carte e quarantotto? Forse i due “solitari per Novi”, si sono stufati del continuo tergiversare (per usare un eufemismo) del loro sommo conducator, altrimenti chiamato Mungitore, che, con varie giravolte (leggi gambalebri) non è neppure riuscito, in questi anni, a mungere la sistemazione dei calcinacci dei Portici vecchi.
Come faranno “i nostri eroi” a sopire la fronda interna di quel che resta della maggioranza, se è vero, come sostiene Radio Scarpa, che dopo l’ultima Caporetto – a causa della quale Cabella & Co hanno bevuto l’amaro calice di una nuova pesante, cocente sconfitta – alcuni dei loro Consiglieri avrebbero affermato che sarebbe stato meglio rassegnare le dimissioni?
Tra costoro, ci rassicurano, non c’era Poletto, il quale tiene ben saldo il deretano sulla sua poltrona, anche perché deve combattere i comunisti che vede ovunque, persino in camera da letto (e, diciamolo, non è bello): pare dorma con elmetto calato in testa e pugnal fra i denti.
Più che una maggioranza – non si offenda alcuno – la compagine appare come l’Armata Brancaleone di antica memoria (cfr. omonimo film di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman).
Pur tralasciando i vecchi autogoal, sui quali si sorvola per non tediare, innanzitutto chi scrive ed evitare la nausea ai lettori, si ricordano solo quelli inanellati nelle ultime settimane: la bocciatura subita sul tema dell’inceneritore, quella relativa alle società sportive, la spaccatura sulla Tari (problema ancora irrisolto: ma Egli ci pensa), e, dulcis in fundo, la questione del Dup che, comunque, dovrebbe essere approvato prima del Bilancio di previsione (anche in questo caso Egli ci pensa, oh se ci pensa! Pare non dorma la notte).
Appare evidente che Cabella e nipote, unici baluardi di quella che fu la maggioranza, siano in affanno, in quanto coloro i quali vinsero le elezioni sembrano muoversi sempre più in ordine sparso. E appare altrettanto evidente che, come si dice da queste parti, dovrebbero “Impajò i tòndi”: tradotto in lingua italiana, il detto significa “impagliare i piatti”, sinonimo maccheronico di “fare le valigie”.
Non si esprimono queste considerazioni per la pura e misera soddisfazione di veder andare a casa l’attuale Amministrazione, ma perché la città sta soffrendo a causa della incertezza, dell’approssimazione, dell’improvvisazione nella quale è sprofondata da quando governano (si fa per dire) Lor Signori.
Al contrario, si esprimono tali considerazioni perché incombono importanti scadenze, e non solo quelle relative al Bilancio (ivi compresa la questione TARI), per il quale “nous attendons avec impatience”, ma anche quelle relative alla gestione dei fondi europei (PNRR), alla utilizzazione dei fondi provenienti dalle compensazioni del Terzo Valico (se pur ridotti per la regalia offerta ad Alessandria), nonché la decisione relativa alla realizzazione del sovrappasso di San Bovo – che porterebbe vantaggio all’ambiente cittadino, deviando il traffico di scorrimento all’esterno della città – rispetto alla quale non si è più sentito parlare da quando regnano Lega e cespugli annessi (ma l’Assessore ai Lavori pubblici, poverello, è stato tanto impegnato con le deiezioni canine); e tutto questo pur avendo ricevuto dagli odiati predecessori “la pappa fatta”, ovvero una buona parte di progettazione, nonché di finanziamento, già pronti.
Non si tratta di sciocchezzuole, né di bazzecole, neppure di quisquilie e pinzillacchere, per dirla con il Principe della risata. Per dirla con Bastiano, il suddito di piazza Dellepiane, “u ghè poc da rie”, chi “u ghè da pianse”.
Il Malalingua
ULTIMA ORA: Un giornale che solitamente viene informato, ha sostenuto ieri che la maggioranza si sarebbe ricompattata grazie all’intervento dell’ondivago nonché tergiversante Mungitore che avrebbe ottenuto quattrini per lo sport, una mano di bianco per i portici e la manutenzione dello scolmatore. Ordinaria manutenzione dunque, cose che non cambiano il futuro della città, ma permetterebbero di traccheggiare. Lo stesso giornale sostiene che il bilancio sarà approvato entro aprile e non più entro il giorno quindici, vedremo. Esulta il nipote del Sindaco che avrebbe detto che, in fin dei conti, lui e il Mungitore sono stati eletti nella stessa maggioranza. Vero, ma sparpagliati.
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