Vita da travel blogger – 4° puntata: LaCasaViaggiante

In questa nuova puntata dedicata ai travel blogger rimaniamo in Lombardia, in provincia di Milano per la precisione, e incontriamo Sara e la sua famiglia con il loro blog “LaCasaViaggiante”. La loro esperienza è molto simile a quella delle persone che abbiamo raccontato fino ad oggi: amanti di viaggi a cui piace cercare consigli e darne, non solo ad amici e parenti, ma a chiunque sia in cerca di idee e qualche dritta prima di partire. Il nome non è stato scelto a caso: Sara, Francesco e i loro bambini sono una famiglia di camperisti.

Nel loro blog in realtà, oltre a spunti su come viaggiare e dove fermarsi a dormire sulle quattro ruote, si trovano consigli anche per viaggi con altri mezzi di trasporto o per brevi gite fuori porta. Insomma, in qualsiasi modo si parta, l’importante è aprire occhi, cuore e mente ed esplorare il mondo, anche con i bambini. Perché avere figli non significa smettere di viaggiare, significa magari farlo in modo diverso ma sempre entusiasmante, anche se a volte si deve modificare un programma in corso d’opera. E il camper sicuramente da questo punto di vista offre maggiore libertà.

Sara e Francesco – Blogger di famiglia LaCasaViaggiante – Provincia di Milano
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Chi siete?
«Sara, Francesco e i nostri 2 figli, una famiglia molto normale e molto poco perfetta della provincia di Milano. Viviamo abbastanza vicini alla metropoli da raggiungerla in poco tempo quando abbiamo voglia di movimento, ma abbastanza distanti da poter passeggiare in campagna. La nostra vita è frenetica come quella di tutte le famiglie con bambini, viviamo in una continua ricerca di equilibrio tra lavoro, scuola, attività e incombenze. Con il nostro blog e la nostra pagina ci rivolgiamo in primis alle famiglie che viaggiano in camper, uno stile di viaggio con caratteristiche abbastanza peculiari e necessità specifiche. Diamo consigli di viaggio anche a tutte le famiglie che vogliono scoprire l’Italia e l’Europa con i figli, che amano le vacanze attive e cercano esperienze a misura di famiglia». 

Come e quando nasce l’idea del blog? 
«Nel 2019, dopo aver accarezzato a lungo l’idea senza mai osare fare il primo passo per timore di non avere le competenze per gestire tutto. Poi ha vinto la voglia di raccontare i nostri viaggi ed essere utili a chi voleva organizzare il suo».

Quanto tempo porta via?
«Non nego che la gestione del blog e delle piattaforme social richieda davvero molto tempo ed energie, è diventato un secondo lavoro. Il poco tempo libero che riesco a ritagliarmi fuori dal lavoro viene investito per produrre contenuti, studiare e coltivare la community. È molto impegnativo, ma non lo faremmo se non fosse anche divertente e gratificante».

La vostra idea perfetta di viaggio?
«Itinerante: non stiamo mai fermi nello stesso posto, preferiamo tappe che ci permettano di scoprire le sfaccettature di una destinazione.  E attivo, a contatto con la natura, ricco di esperienze a misura di famiglia, interessanti per noi adulti e divertenti e stimolanti per i bambini. Ci teniamo che anche loro si innamorino dei viaggi e possano provare esperienze diverse, sentir parlare altre lingue, provare cibi insoliti e apprezzare le diversità». 

Perchè è importante viaggiare?
«Viaggiare è uscire dai confini non solo fisici, ma anche e soprattutto mentali e culturali. Non possiamo apprezzare la meravigliosa diversità di luoghi e persone che il mondo offre se stiamo nel nostro orticello. Viaggiare è anche una palestra: allena a gestire gli imprevisti, a non avere sempre le comodità, a scendere a compromessi. 
Molte coppie quando arrivano i figli smettono di viaggiare preoccupati per le difficoltà, ma non ci sono reali difficoltà, si tratta solo di cambiare prospettiva e adottare qualche accortezza».

L’oggetto indispensabile in viaggio?
«Naturalmente il nostro camper, la nostra casa su ruote che ci permette di non avere problemi di overbooking, di avere ogni giorno un panorama diverso fuori dalla porta, la comodità e l’atmosfera accogliente di casa, ma in giro per il mondo. In quanto blogger poi non possono mancare macchina fotografica e telefono».

Il viaggio più bello e quello più brutto o una situazione alquanto difficile?
«Difficile scegliere: ogni meta ci ha regalato qualcosa: l’Olanda nel periodo della fioritura dei tulipani, la Grecia con il suo spirito autentico, le spiagge deserte e la storia, la grande bellezza della nostra Italia, a volte a pochi chilometri da casa. Le difficoltà maggiori in viaggio riguardano le malattie dei bambini: in un paio di occasioni abbiamo visitato anche gli ospedali locali, per fortuna mai niente di troppo grave».

Come vi muovete e come scegliete le mete?
«Il camper ci permette di avere una grande flessibilità, elemento molto importante quando si viaggia con i bambini. Siamo liberi di decidere di partire last minute o annullare all’ultimo una partenza. Sulle mete dobbiamo sempre accordarci, ma basta organizzarsi per accontentare tutti».

Un consiglio a chi vuole dedicare la sua vita ai viaggi
«Oggi non è così semplice: il mercato è saturo ed è diventato più complicato fare di questa passione un lavoro. Ovviamente difficile non significa impossibile e vale sempre la pena tentare, lottare per portare avanti le proprie passioni».

Visitate il blog: https://lacasaviaggiante.com

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Benedetta De Paolis

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