Si è tenuto ieri sera a Novi un consiglio comunale molto particolare. Novi è probabilmente l’unico comune d’Italia dove l’opposizione conta più voti della maggioranza, ma nonostante questo il sindaco resta in sella. Seppur molto precariamente, Gian Paolo Cabella resta seduto sulla poltrona di primo cittadino.
La seduta si è aperta con il capogruppo di Solo Novi, Marco Bertoli, che ha comunicato ufficialmente al consiglio il passaggio all’opposizione dei tre membri del suo gruppo a causa della richiesta di dimissioni avanzatagli dal coordinatore cittadino di Forza Italia, Giuseppe Rapisarda.
Dopo le parole di Bertoli, si è aperto il dibattito in consiglio.
Per il capogruppo dell’opposizione Tedeschi al sindaco è rimasta solo una mossa possibile, le dimissioni. Di diverso avviso i rimanenti membri della maggioranza, con la leghista Gatti che ha sostenuto che il sindaco proseguirà il suo lavoro senza timore di perdere la poltrona.
Per Perocchio se prima la maggioranza non era salda, ora non la sarà l’opposizione. «Visto che ci avete chiamati spesso rimasuglio di maggioranza, quando vi spaccherete sul voto saremo noi a chiamarvi rimasuglio di opposizione» ha ironizzato i segretario della Lega.
Nel suo secondo intervento Bertoli ha avuto parole di fuoco contro la sua ex maggioranza: «Siamo stati eletti nelle liste della Lega, e ne siamo usciti, perché non c’è nulla di leghista in questa amministrazione che aumenta le tasse ai cittadini. Dai banchi dell’opposizione continueremo a fare gli interessi dei novesi, cosa che questa amministrazione non fa».
Per Muliere la causa delle difficoltà del centro destra novese è tutta politica. «Avete vinto le elezioni per pochissimi voti, perdendo 1500 voti tra elezioni europee e comunali nello stesso giorno. Invece di analizzare questa vittoria di misura, e capire da subito che vi mancava un consenso in città che era tutto da costruire, vi comportati come se aveste vinto per un plebiscito che non c’è assolutamente stato. Avete perso una occasione storica, dal punto di vista politico, per analizzare le ragioni della vostra vittoria, come noi invece abbiamo cercato di analizzare le ragioni della nostra sconfitta. Oggi non solo non avete più una maggioranza, ma soprattutto non avete più nessun consenso tra i novesi».
Al termine ha preso brevemente la parola il sindaco: «Continuerò a lavorare fino a quando qualcuno non mi ferma».
Il sindaco non ha fatto cenno a un punto che tutti si aspettavano che affrontasse, quello delle deleghe di Marco Bertoli. Il capogruppo di SoloNovi infatti ha (o forse, aveva) la delega del sindaco su due temi fondamentali, l’area Z3 e il comitato SportinNovi. Ovvio che per avere una delegaa di questo tipo, occorre fare parte della maggioranza. Ma né Bertoli ha comunicato di aver restituito le deleghe, né il sindaco ha detto di avergliele tolte. Un bel mistero, o il solito teatrino?
Il consiglio è proseguito con la presentazione della mozione dei Dem e del Movimento 5 stelle sulla gestione del ciclo rifiuti, che ha sorpresa è stata approvata all’unanimità. Tutti all’opposizione?
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