Rumenta-Gate, il sindaco: questione risolta. I Dem: non è vero

Il sindaco di Novi Ligure Gianpaolo Cabella ha comunicato sulla sua pagina facebook (con buona pace di quei cittadini che non sono “social”) che la questione del rumenta-gate è risolta: i novesi hanno pagato quanto dovuto. 
La questione era emersa alle fine dello scorso anno, quando il Csr aveva fatto rilevare che i costi della raccolta differenziata, che per legge sono stabiliti dall’ente territorialmente competente (il Csr appunto) erano stai recepito dal comune con una maggiorazione di 1,2 milioni di euro. 

In seguito ad una interpellanza Dem l’assessore al bilancio Edoardo Moncalvo si era impegnato a relazionare, entro gennaio scorso, in consiglio comunale. Relazione che non è stata ancora fatta, ma nel corso della riunione della commissione bilancio tenutasi mercoledì sera un tecnico incaricato dal comune ha relazione sulla questione. 

Il Post di Cabella su Facebook

Fat-cheking: In realtà, i cittadini hanno visto un aumento in bolletta del 9,6%. 

Al sindaco hanno risposto i Dem, con un comunicato stampa diffuso ieri pomeriggio: 

“A distanza di 6 mesi da quando abbiamo fatto rilevare il problema, finalmente sono arrivate alcune prime risposte da parte dell’amministrazione. Risposte che hanno spiegato come mai il piano economico finanziario (Pef) dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti previsto dal comune fosse differente, maggiore per 1,2 milioni di euro, rispetto a quello previsto dal Consorzio Servizio Rifiuti, che è l’autorità territoriale competente in materia.
Come Democratici per Novi rivendichiamo il merito di avere insistito sulla questione, spingendo il comune ad approfondire un tema delicato e importante non solo per le finanze comunali ma anche per la vita dei cittadini, che già hanno visto aumentare le loro tariffe del 10%. 
Questi primi chiarimenti dati in commissione, per quanto importanti, tuttavia lasciano ancora diversi dubbi che speriamo possano essere chiariti nel prossimo futuro. Resta da capire come mai il comune non abbia interloquito con il Csr negli anni scorsi per armonizzare il Pef, come invece ha fatto Tortona. 
Ma soprattutto rimane aperta la questione della legittimità: non si è chiarito infatti se il comune possa legittimamente deliberare in base a un Pef diverso rispetto a quello rilasciato dal Csr. 
Ci aspettiamo che il Comune su questi punti giunga con il Csr a definire una visione comune, anche facendosi forza della mozione di indirizzi in materia di rifiuti da noi presentata insieme al Movimento 5 Stelle e approvata all’unanimità dal consiglio. 
Al termine della commissione sono però emersi due temi che se confermati ci lasciano davvero esterrefatti. 
Abbiamo appreso dall’assessore all’ambiente Roberta Bruno che il Comune non ha intenzione di passare alla tariffa puntuale sui rifiuti. La tariffa puntuale è lo strumento che permette di far funzionare al meglio il cosiddetto “porta a porta spinto”, introducendo tariffe variabili in base al numero dei conferimenti. 
Inoltre, l’assessore al bilancio Edoardo Moncalvo ha poi dichiarato che Gestione Ambiente ha dovuto “bruciare” le proprie riserve economiche per sostenere le richieste di servizio fatte dal Comune di Tortona, e che per questa ragione non ha invece potuto implementare completamente e nei tempi dovuti il servizio a Novi. Si tratta di un’affermazione di estrema gravità rispetto alla quale chiederemo immediati chiarimenti”.

La questione sarà risolta quando Arera, l’autorità competente sulle tariffe, si deciderà a rispondere alla specifica domanda che gli è stata rivolta dal Csr.

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