Costanzo Cuccuru, ex assessore della giunta Cabella e referente dell’area civica “Insieme per Novi”, ha provveduto a segnalare alla segreteria del Comune di Novi che i partiti della maggioranza novese non avrebbero, a suo avviso, rispettato i termini di legge per le pubblicità elettorali nei 30 giorni precedenti le consultazioni, fissate per il prossimo 12 giugno. La segnalazione è relativa ai manifesti sulla Tari che sono stati affissi in due modelli: uno firmato solo dalla Lega, ed uno firmato anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia (vedi foto).
Di seguito, la segnalazione di Cuccuru:
Spettabile redazione de “Il Moscone”.
Chiedo cortesemente spazio comunicativo per fare presente che sono affissi in città manifesti a firma Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia che rassegnano al giudizio dei cittadini la complicata vicenda tributaria TARI. Fermo restando il fatto che ogni partito può comunicare, a sua discrezione e responsabilità, su qualsiasi argomento, l’affissione dei manifesti in oggetto, previo accertamento di chi di dovere, non avrebbe rispettato il termine fissato dalla legge 212 art. 6 che vieta qualsiasi propaganda politica fuori dagli spazi appositamente assegnati entro i 30 giorni precedenti l’appuntamento elettorale che nel nostro caso è fissato per il 12 giugno. A tal proposito ho provveduto a recapitare alla segreteria del Comune di Novi una segnalazione di invito ad accertare irregolarità ed eventualmente provvedere in merito. Questo per doveroso rispetto a tutti i soggetti politici e personali che in precedenza sono stati indagati e sanzionati per la stessa irregolarità. Il problema di per sè parrebbe ininfluente ma è bene accertare se la nuova classe politica ed amministrativa che governa la città, oltre ad adottare provvedimenti oltracisti e sanzionatori a questo e quello sono doverosamente rispettosi della legge o meno. La legge è uguale per tutti nessuno escluso.
Costanzo Cuccuru – Area civica “Insieme per Novi”
Inoltre, ci segnala Cuccuru, il comune ieri ha inviato un comunicato stampa, attraverso l’ufficio stampa del comune, con cui promuove un incontro a favore del referendum. Questa appare una evidente violazione delle norme, in quanto le amministrazioni pubbliche, di tutti i cittadini, non possono certo fare propaganda a manifestazioni di parte, tantomeno in periodo elettorale (manca un mese al referendum).
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