Il Signor M

Il Signor M, così leggiamo sui media, se vuole porre fine alle sue sofferenze senza rimedio, pienamente consapevole delle sue decisioni, nonostante nel nostro paese siano garantite, ope legis , le cure palliative compreso l’utilizzo della sedazione terminale continua profonda (che cos’è, se non eutanasia?) e la sospensione delle terapie , art. 32 della Carta e legge Lenzi 2019/2017, secondo i burocrati del sistema sanitario nazionale deve pagarsi le spese, circa 5000 E, quasi tutti per l’acquisto di una pompa infusionale ( che tra l’altro, non è indispensabile). 

Non so se questa decisione sia più crudele che stupida o viceversa o entrambe le cose; la dice sicuramente lunga sul livello culturale e civile cui si è ridotto il nostro paese. La proposta di legge Trizzino che risolverebbe il problema, boicottata dalle destre giace in un cassetto polveroso del Senato; la Corte Costituzionale ha rigettato il referendum sullo stesso argomento e la classe medica non è minimamente interessata alla cosa, anzi. Mi chiedo cosa ne pensino il medico di famiglia del Sig M, il responsabile delle cure palliative dell’ASL di riferimento e i vertici dell’ASL stessa, sia medici che politici; ma vi assicuro che le ASL che si sono attrezzate per soddisfare una richiesta come quella del Sig. M. si possono contare sulla punta delle dita. E’ da tempo evidente che nel nostro paese o questi diritti se li conquista la gente scendendo in piazza, come successe con il divorzio e l’aborto, o se aspettiamo la buona politica resteranno sempre desiderata vana. 

Giacomo Orlando, Consulta di Bioetica Onlus

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