È durato poco più di 40 minuti il consiglio comunale di Novi Ligure che avrebbe dovuto approvare il bilancio di previsione e le tariffe Tari e Imu. Quella che doveva essere una “resa dei conti con i traditori”, come annunciata dall’ex assessore leghista Pino Dolcino due giorni fa su facebook, si è trasformato in un repentino “rompete le righe” che ha visto, per la prima volta nella storia del consiglio comunale di Novi, un Sindaco abbandonare precipitosamente l’aula.
Veniamo ai fatti.
La seduta si è aperta alle ore 18 con il ricordo di Pietro Agapito, ex consigliere comunale del Pci deceduto la scorsa settimana.
Dopo di che hanno avuto luogo votazioni formali come l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
Arrivati ai punti riguardanti il bilancio di previsione, ha preso la parola il Sindaco Cabella, riportando che è stato concesso un altro mese ai comuni ritardatari per approvare il bilancio di previsione.
La proroga, va precisato, è stata concessa per il motivo che molti comuni nello stesso periodo erano chiamati al rinnovo delle amministrazioni comunali, come Alessandria. Ma la norma è valida per tutti i comuni, e la giunta novese ha deciso di “approfittarne”.
Cabella è intervenuto spiegando che il bilancio, redatto dal ragioniere in capo Roberto Moro (recentemente rimosso e sostituito dalla dottoressa Monocchio) era “inadeguato” e che quindi, vista la proroga concessa, sarebbe stato ripresentato in un prossimo consiglio comunale. Detto questo, il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali di maggioranza hanno velocemente abbandonato l’aula, senza permettere a nessuno dei consiglieri rimasti (10, compreso il presidente Poletto) di replicare alcunché.
A questo punto, a norma di regolamento, il presidente avrebbe dovuto mettere ai voti il rinvio dei punti all’ordine del giorno, ma ha invece deciso di sciogliere l’assemblea, nonostante fosse ancora presente il numero legale per lo svolgimento della seduta.
I consiglieri presenti hanno cercato di spiegare al presidente che tutto quanto stava succedendo era illegittimo, e rappresentava una grave violazione dei principi democratici in base ai quali dovrebbe svolgersi un’assemblea di persone elette dai cittadini, ma il presidente Oscar Poletto non ha voluto ascoltare ragioni e ha a sua volta abbandonato l’aula tra lo sconcerto del pubblico, negando la parola ai consiglieri che l’hanno chiesta.
Si è così conclusa quella che avrebbe dovuto essere una lunga seduta di approvazione del bilancio di previsione.
Quella che abbiamo visto ieri sera è stata senza dubbio la pagina più brutta della storia democratica della Città di Novi Ligure.
Per questa mattina, alle ore 10, è convocata una conferenza stampa pubblica dei consiglieri di opposizione dei gruppi Democratici per Novi, Solo Novi e Movimento 5 stelle (Zippo, Bertoli, Muliere, Patelli, Moro, Tedeschi, Sabbadin, Bonvini, Lolaico) presso il piazzale antistante il museo dei campionissimi. Vi aggiorneremo nel corso della mattinata.
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