È passata solo una settimana, e ci mancano già. Riviviamo insieme i 10 momenti indimenticabili della giunta Cabella, con un pizzico di nostalgia da parte del Moscone: senza le loro “gesta” quotidiane, il rischio è che la politica cittadina torni sì seria, ma anche noiosa.
1 – La grande fuga. Giovedì 30 giugno sindaco, giunta e consiglieri comunali di maggioranza abbandonano ridendo la seduta del consiglio comunale, credendo di aver così sventato i piani dell’opposizione. Dopo poco, li segue anche il presidente del consiglio comunale Poletto, chiudendo arbitrariamente il consiglio. Risultato? Il giorno dopo cade la giunta Cabella e la città viene commissariata. Una vera genialata!
2 – Interrogazione di recupero. Aprile 2022. L’assessore al bilancio Edoardo Moncalvo mette in votazione il bilancio consuntivo. Alle domande di chiarimento sul documento da parte dell’opposizione, risponde: “non sapevo mi avreste fatto domande, posso rispondere la prossima volta?”. Manco a scuola…
3 – il pugno a Dolcino. Luglio 2019: l’assessore al commercio Pino Dolcino con il suo cagnolino d’ordinanza intima ad un autista dell’Arfea di spegnere il pulmann. L’autista non ubbidisce, anzi, sferra un pugno all’assessore credendolo uno squilibrato.
4 – il ditino di Saracino. Marzo 2021, il consiglio comunale si svolge in videoconferenza e si discute della gestione degli impianti sportivi. Bonvini chiede le dimissioni di Saracino dalla presidenza della commissione sport. Saracino risponde eloquentemente mostrando in video il dito medio. Alla protesta di Bonvini, Poletto lo minaccia di espulsione dall’aula.
5 – La ruota panoramica. Marzo 2022, a Novi arriva la ruota panoramica, installata a fianco di un palazzo. Il sindaco annuncia: arriveranno torme di turisti. Risultato: la ruota gira vuota per settimane, poi viene smontata.
6 – i pacchi di Acos. Autunno 2021, la lega fa affiggere dei manifesti con cui accusa Acos di tenere alte le bollette per fare costosi regali di Natale ai dipendenti, ignorando tra l’altro che le tariffe dei servizi sono stabilite ad una autorità regolatrice. I dipendenti di Acos per Natale faranno recapitare il loro pacchi nell’ufficio del Sindaco.
7 – La Lenzuolata. Ottobre 2020, attivisti della Lega appendono davanti alla sede della Lega uno striscione contro due consiglieri della Lega, Sabbadin e Bonvini. Seguiranno altri striscioni contro Bertoli e Cuccuru davanti al consiglio comunale.
8 – La fiera a dolci terre. In collegamento sul Tg3 dal centro fieristico Dolci Terre di Novi, il sindaco spiega che prima del covid lì si faceva la Fiera di Santa Caterina.
9 –Marenco o Marengo? Novembre 2021, viene inaugurato il teatro Romualdo Marenco, con la giunta che si prende tutti i meriti di un lavoro fatto dai sindaci precedenti. Ma sul palco qualcuno non è ben informato e crede che il teatro sia dedicato alla battaglia di Marengo, invece che al compositore novese.
10 – i “centomilla” euro. Luglio 2021, a Novi piombano tre autobus carichi di russi che consegnano al sindaco un assegno gigante con su scritto “Centomilla euro”.
11 – Aumento Imu? Ma va… Settembre 2020, il sindaco mette ai voti il bilancio di previsione che prevede l’aumento della tassa sulla casa. Il capogruppo Dem Tedeschi chiede al sindaco perché abbia deciso di alzare le aliquote e tutti i consiglieri di maggioranza spalancano gli occhi: non avevano capito che stavano alzando le tasse ai novesi. Accili sbigottito chiede al sindaco: “Ma davvero stiamo alzando l’Imu?”.
12 – tempismo perfetto. Nello stesso giorno in cui la Russia invade l’Ucraina, Perocchio chiede al consiglio comunale il gemellaggio con la città russa di Borovici, in memoria dell’invasione dell’Italia da parte del generale russo Suvorov. Il consiglio respinge, non se ne farà nulla.
13 – la cultura cosentina. Nel 2021, l’associazione culturale “novese” che ha meritato più contributi dal comune è la Donna Felicità di Cosenza, che fa capo al “Merolone”.
14 – il rumenta- gate. I conti della Tari per il 2021 sono fatti mettendoci un po’ di fantasia e i novesi si ritrovano con un aumento del 10%. Dopo lunghe discussioni, la Lega fa appendere un manifesto in cui dice “i Novesi hanno pagato il giusto”, e contemporaneamente presenta il commissione una relazione di un tecnico incaricato dal comune che dice il contrario.
15 – viva l’inceneritore. Luglio 2021, l’assessore regionale Marnati annuncia di aver visto un sondaggio secondo cui il 60% dei novesi non vede l’ora di avere un inceneritore in città. Si scoprirà che lo ha saputo dall’amministratore delegato di Acos Giorgio Pafumi.
16 – sempre sul pezzo. Febbraio 2020, arriva la pandemia. Cabella fa un video dall’ospedale San Giacomo in cui dice che tutto va bene e che l’ospedale è regolarmente aperto, proprio mentre viene chiuso per l’emergenza.
17 – taci, che è meglio. Primavera 2019, Cabella al centro fieristico legge da 20 minuti il programma elettole, ma sembra che reciti il rosario. Il ministro Giorgetti gli toglie il microfono dicendogli: “più parli, meno voti prendi”.
18 – Un bel tacer… Primavera 2022. L’opposizione chiede perché il comune non abbia deciso di avviare insieme al porta a porta, la tariffa puntuale dei rifiuti. Moncalvo ribatte a Muliere: “perchè non l’hai fatta tu quando eri sindaco?”, ignorando che la tariffa puntuale ancora non esisteva.
19 – Il ponte dei novesi. La giunta accetta di rinunciare a 5 milioni dei fondi compensativi del terzo valico per darli ad Alessandria per fare un nuovo ponte sul Bormida. Dolcino spiega ai novesi: “su quel ponte potrete passare anche voi”.
20 – l’attaccatutto. Alle richieste di dimissioni da parte dell’opposizione, replica la consigliera Eleonora Gatti: “Cabella non è attaccato alla poltrona, e lo dimostra non dimettendosi”.
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