Lo scenario: al via una lunga campagna elettorale

28 maggio 2023: al momento è questa la data che viene data più probabile per le prossime elezioni politiche, a cui probabilmente saranno accorpate le elezioni amministrative anticipate per i comuni come Novi in cui i sindaci non sono riusciti a portare a termine la legislatura. 
È presto per fare nomi di eventuali candidati sindaci? Sicuramente, così come è prematuro parlare di schieramenti. Ma non del tutto. 

Abbastanza scontata la divisione, per le prossime elezioni, dello schieramento di centro destra.  Da un lato la Lega, artefice della caduta di Cabella, che deve cercare di convincere i sui alleati storici, Forza Italia e Fratelli d’Italia, a ripresentarsi uniti. 
Dall’altro lato ci saranno sicuramente le liste civiche che  Marco Bertoli e Costanzo Cuccuru stanno già organizzando. Il candidato sindaco sarà lo stesso Bertoli (che in passato ha sempre rifiuta la candidatura a primo cittadino) o un esponente della cosiddetta società civile? 

Sul fronte della destra più partitica, i conti devono ancora essere regolati. I dati elettorali della vicina Alessandria ci dicono che non è più la Lega, ma Fratelli d’Italia, il partito più forte di consensi in quell’area. Ad Alessandria, Lega e Forza Italia hanno ottenuto percentuali simili. Accetteranno i seguaci di Giorgia Meloni un nome leghista per il candidato sindaco? 
I nomi in quota lega dati come possibili candidati alla successione di Cabella ci sono da tempo. Un nome è quello Andrea Sisti, uscito con dubbio tempismo da Forza Italia per approdare nella Lega proprio nel momento in cui risalgono i consensi di Berlusconi e scendono precipitevolissimevolmente quelli di Salvini. Ma circolano anche altri nomi: quello di Silvio Mazzarello, attuale amministratore delegato sia del Cit che di Gestione Ambiente, e quello di Giorgio Pafumi, attuale amministratore delegato di Acos. 
Fratelli d’Italia potrebbe volere – voti alla mano – la poltrona di primo cittadino. Ma il partito di Meloni a Novi potrà anche essere ricco di voti, ma scarso di nomi: i più noti sono quelli di Luciano Saracino, consigliere comunale uscente, e di Enzo Baiardo, attuale presidente di Acos energia. 
Dalle parti di Forza Italia il nome più forte per la candidatura a primo cittadino è sempre quello dell’inossidabile Maria Rosa Porta, che è vicepresidente nazionale di Azzurro Donna. Sicuramente però è in campo anche quello di Oscar Poletto, desideroso di tornare a ricoprire qualche ruolo.
Non è da escludere però che Fratelli d’Italia, deluso dalla gestione leghista – e in particolare dal segretario cittadino della Lega Giacomo Perocchio – possa decidere rompere l’alleanza con la Lega e passare nello schieramento di Bertoli e Cuccuru.  Da parte del “capetto” locale della Lega Perocchio nessuna autocritica per la gestione della maggioranza che ha portato alla sfiducia di Cabella: per lui è tutta colpa dei “traditori” Bertoli, Bonvini e Sabbadin. Ma le sue quotazioni, come quelle del ras locale Molinari e di quello nazionale Salvini, sono in caduta libera, anche per l’incapacità di fare un minimo di autocritica. 

Dopo la pessima prova di governo e a fronte della spaccatura del centro destra, il centro sinistra parte ovviamente come favorito. È presto per dire che il nome del candidato sindaco uscirà dalla sede Pd di largo Valentina, anche se è l’opzione più probabile. Il primo nodo da sciogliere è quello del Movimento 5 stelle: si ripeterà lo schema di Alessandria, con i grillini saldamente in coalizione con il Pd? 
Negli ultimi tempi si sono sicuramente rinsaldati i rapporti tra i Dem e i due volti noti del M5S a livello novese, Lucia Zippo Fabrizio Gallo. Ma è presto per dire che l’accordo è fatto. Della partita saranno sicuramente i Moderati di Alessandro Marruchi e i 20xNovi di Stefano Gabriele. Resta scoperta l’ala sinistra: socialisti e Liberi e Uguali avranno la forza di presentare una loro lista o nuovamente cercheranno posti nella lista del Pd? Il segretario di articolo Uno Marco Gobbato è “sempre sul pezzo”, ma magari da qui alla elezioni la diaspora nazionale della sinistra scatenata da Matteo Renzi si sarà ricomposta. 
I nomi che girano, nel centro sinistra, sono noti. Innanzitutto quello dell’ex sindaco Rocchino Muliere e quello del capogruppo Dem Simone Tedeschi. Da destra viene data per certa la candidatura a Sindaco per la sinistra di Manuela Repetti, ma si tratta di una ipotesi senza fondamento. Potrebbe spuntare però anche un nome della società civile, come quello di Paolo Reppetti, presidente di Aquarium (la società che gestisce la piscina comunale) e fresco di nomina a Priore della confraternita della Maddalena, la più antica organizzazione religiosa in città. 

In un modo o nell’altro la campagna elettorale è già iniziata, e sarà lunga, forse ancora più del solito visto che mancano 10 mesi al voto. Speriamo che questa volta gli elettori novesi sappiano scegliere per il meglio, guardando a Novi e non a Roma. 

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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