È stato pubblicato all’albo pretorio del comune di Novi Ligure il documento di sintesi delle spese sostenute dalla Fondazione Teatro Marenco per la gestione del teatro comunale nel periodo che va da gennaio a giugno 2022. Il totale delle spese ammonta a 179.626 euro.
In base alle rendicontazione presentata, il comune di Novi ha erogato alla fondazione un contributo di 50mila euro.
Molto interessante il dettaglio delle spese. Per quanto riguarda il personale, al direttore artistico Giulio Graglia sono andati 12.629 euro per sei mesi di attività.
Inoltre, sempre sul fronte del personale, 3.800 euro sono andati per i costi di segreteria, 2.500 per l’addetto al palcoscenico, 2.030 per l’addetto alla sicurezza, 2.113 per l’addetto stampa, 7.443 per le maschere di sala e 5mila euro per i facchini.
Nei costi rientrano anche le spese per il riscaldamento pari a 25mila euro e quelle per l’energia elettrica, pari a 10.650 euro.
Venendo al fronte spettacoli, il costo della stagione con il circuito “Piemonte dal vivo” è stato di 30mila euro. Per lo spettacolo di Anna Mazzamauro (8 marzo) il costo è stato di 4mila euro, 10.670 il costo dell’opera “La cambiale di matrimonio” (6 maggio). Lo spettacolo “Non si sa come” (23 giugno) dal testo di Pirandello è costato 8mila euro.
La spesa più significativa è stata di 48mila euro (un quarto del bilancio totale) di contributo al Teatro Stabile di Torino per la coproduzione “Non è più tempo di uccidere” dedicata a Fenoglio. Spettacolo che non è stato – almeno fino ad oggi – rappresentato a Novi.
L’adattamento e la regia dello spettacolo sono di Giulio Graglia, il direttore del Teatro Marenco, che ricopre anche un posto nel consiglio di amministrazione del Teatro stabile di Torino.
Clicca per scaricare il rendiconto della Fondazione https://www.ilmoscone.it/wp-content/uploads/2022/09/rendiconto-fondazione-2022.pdf
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3 commenti su “Teatro Marenco, 48mila euro per uno spettacolo (che nessuno ha ancora visto). ”
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Per curiosità ho cercato nell’Albo Pretorio il documento di sintesi delle spese e, da quanto ho potuto capire questi 48.000€ Non sono relativi all’acquisto di uno spettacolo ma sono relativi ad una cooproduzione e di conseguenza ci dovrebbero essere ulteriori introiti derivanti dalla vendita dello stesso. Non fasciamoci la testa prima di romperla!
Paolino, è tutto molto chiaro, il rendiconto è chiarissimo: il nostro teatro spende 48.000€ e dubito che con lo sbigliettamento di poche centinaia di posti si possa ripagare la spesa. E poi bisogna vedere quanto questo spettacolo interessi ad altri teatri. Vedremo.
Teatro Marenco e Teatro Stabile di Torino finanzieranno in quote simili uno spettacolo da quasi 100.000?!?! Ma dite sul serio o scherzate?! Per favore date la direzione artistica ad un novese e non ad un torinese.