Chi può dirsi non preoccupato per gli aumenti del prezzo del gas-metano? Per quanto attiene la spesa che dovrà sostenere il Comune di Novi, l’ex consigliere comunale della Lega, nonché ex segretario novese dello stesso partito, per sempre nipote dell’exSindaco Cabella, si è mostrato assai impensierito; nella sua attuale veste di semplice cittadino, o cittadino semplice (a scelta), forse si aggira ancora nei meandri del Municipio, alla ricerca del tempo perduto.
In una intervista rilasciata ad un quotidiano, il semplice cittadino (forse parlando in nome e per conto dell’attuale Giovin Segretario del partito, oppure semplicemente alla ricerca di rinnovata visibilità), sostiene di conoscere quale sia la situazione del comparto energia, pur non dilungandosi sul tema. È bene ricordare/gli che i problemi nascono, in particolar modo, dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina; si ricorda altresì che, nello scorso mese di febbraio, l’allora (traballante) maggioranza voleva approvare (a tutti i costi) un gemellaggio di amicizia con la città russa di Boroviči, città natale del Generale Suvorov, vincitore nel 1799 della Battaglia di Novi. Il 15 agosto di quell’anno, gli uomini del Generale devastarono la sede comunale novese, e i consiglieri comunali dell’epoca vennero percossi e cacciati. Il passato, come si dice, è passato, ma non bisogna mai dimenticare la storia. L’attualità, invece, dice che la guerra russa, nello scorso mese di febbraio, era alle porte.
Ma l’allora traballante maggioranza insistette (si può dire testardamente?) nel proporre tale gemellaggio ed il Consiglio comunale, saggiamente, bocciò (con una sonora tranvata) la delibera. Non è dato sapere se l’allora segretario della Lega, oggi semplice cittadino o cittadino semplice, al pari di un Generale russo in congedo, ha posizionato sulla giacca una nuova mostrina, attestante, tra quelle perse, anche questa battaglia.
Come si diceva, tutti i cittadini sono preoccupati della situazione venutasi a creare, ma cade come fulmine a ciel sereno la pesantissima critica rivolta dall’ex Consigliere all’Acos, azienda di cui il Comune di Novi è socio di maggioranza, nella quale il semplice cittadino ha sostenuto: “Non vorrei che Acos prepari la stangata al Comune per coprire i propri conti, arrecherebbe un gravissimo colpo al bilancio dell’amministrazione”. Come se Acos fosse un qualsiasi soggetto industriale, entro il quale il Comune di Novi non conterebbe una beata “cippa”; in altre parole, Acos si farebbe “gli affari suoi”, pur essendo un’azienda comunale.
Che tra la dirigenza Acos e taluni personaggi della passata amministrazione non corresse buon sangue era emerso da tempo, malgrado il fatto – non secondario – che buona parte del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda e dei satelliti collegati, a suo tempo era stato nominato con persone di fiducia dal nonno dell’allora Segretario leghista. Uno tra i vari dissapori, ad esempio, è scaturito dalla disputa con l’azienda sul termovalorizzatore, che il solito nipote dell’allora Sindaco voleva, fermamente voleva.
A quanto pare, però, esiste altra ruggine. Si ricorda, ad esempio, quando qualcuno (compiacendo desiderata alessandrini?) avrebbe voluto estinguere, gratis et amore dei, il debito dell’Amag di Alessandria, vantato da Acos; operazione scartata con fermezza dall’azienda novese. Nel caso citato, Acos ha operato secondo i propri interessi – ovvero quelli novesi – come è giusto che sia, mentre chi voleva abdicare al ruolo dell’azienda si è mostrato preoccupato degli interessi alessandrini, (come già avvenuto relativamente ai fondi del Terzo Valico), ovvero di quelli dell’allora Sindaco leghista di Alessandria.
Se, in passato, il semplice cittadino, o cittadino semplice odierno, teneva (in nome e per conto del nonno?) colloqui con i Dirigenti dell’Azienda, perché in questa occasione ha deciso di attaccare pubblicamente Acos? Si potrebbe sostenere che c’è sempre un nemico da ricercare per poter tirare avanti, evitando di parlare e ragionare sui propri problemi; si chiama logica della “difesa ad oltranza” del gruppo, a quanto pare ristretto, e con un uomo solo che vorrebbe comandare.
Allora, da cosa scaturisce tanto accanimento?
Si potrebbe altresì ipotizzare, con “‘nu poco ‘e fantasia” (come dicono a Napoli), che il “siluro” sia stato indirizzato a chi, direttamente o per parentela, manifesti appetiti riguardo le prossime elezioni amministrative per la candidatura a Sindaco. In città, al momento, si fanno tanti nomi ed ipotesi diverse, ma nella realtà, come ha sostenuto in una intervista il coordinatore di Forza Italia, non sono state assunte decisioni dalla futura coalizione in merito al prossimo candidato Sindaco per la destra. La battaglia è dunque in corso. E, forse, come si dice in dialetto novese, intanto è bene iniziare a “mermò l’èbru”, ovvero a “sfoltire” le foglie dell’albero dai possibili auto-candidati, indesiderati o poco graditi da colui che, forse, “puote”.
Sul gas non “puote”
La replica di Acos all’intervento a piedi giunti (si può dire?) del cittadino novese non ha tardato ad arrivare. Per voce del suo Amministratore delegato, l’azienda ha dichiarato: “Non accettiamo quindi banali semplificazioni e non veritiere dichiarazioni che riguardino il bilancio del Gruppo, che, grazie alla buona amministrazione negli anni, è in ottima salute”. Un altro Amministratore ha aggiunto: “… è falso, tendenzioso ed irrispettoso per i 350 dipendenti del Gruppo ACOS, che un esponente politico locale ipotizzi problemi di bilancio, che, a suo dire, verrebbero “sistemati” sulla pelle dei cittadini”. Ancora, ha così replicato l’Amministratore delegato: “… non posso esimermi dal diffidare chiunque a rilasciare dichiarazioni lesive per il nostro Gruppo”. Trattasi dunque di una netta ingiunzione: par di capire che, se si reiterasse il caso, la questione potrebbe finire in un’aula di tribunale, forse anche con richiesta di danni.
Né tarallucci, né vino
A proposito di candidature: secondo le informazioni rilasciate dal coordinatore di Forza Italia in una intervista, il candidato sindaco “… potrà provenire da qualsiasi forza politica della nostra coalizione o anche dalla società civile”. L’azzurro, dunque, ha messo le mani avanti prima ancora del caos del gas: non necessariamente il candidato sarà leghista.
Ha inoltre dichiarato: che l’età del futuro candidato non costituisce un problema, in quanto sono le competenze a contare; che “… una persona non si può improvvisare sindaco”; che assume un ruolo ancora più importante lo staff dell’eventuale (si sottolinea eventuale) primo cittadino; che se lo staff (eventualmente) funzionasse in maniera positiva, porterebbe beneficio al candidato Sindaco stesso.
Ad essere maliziosi, tali dichiarazioni parrebbero una sorta di critica (non dichiarata) alla precedente Giunta.
Nel contempo, sembra che il coordinatore di Forza Italia abbia voluto anticipare i paletti che gli “azzurri” porranno in coalizione nelle future discussioni. Quindi, niente voli pindarici, nessuna improvvisazione: il candidato dovrà essere capace di amministrare e, come lui, anche i suoi collaboratori.
Parrebbe dunque che Forza Italia abbia già iniziato ad operare le proprie scremature sui nomi, più o meno fantasiosi (e fastidiosi?), di cui si vocifera in città. Il coordinatore sostiene che i rapporti tra i partiti della coalizione sono buoni, ma, considerati anche gli ultimi avvenimenti, non è detto che tutto finisca a … tarallucci e neppure a … vino.
Perché si sappia
A proposito di persone competenti nell’amministrazione della città: si rende noto che le tariffe del gas vengono decise da Arera, Autorità Nazionale per Energia Reti e Ambiente (già nota per la vicenda relativa agli aumenti della tariffa novese sui rifiuti) e non dalle Aziende locali.
Così, perché si sappia.
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