Bollette Tari in arrivo per tutti i novesi. Lo annuncia Gestione Ambiente, soggetto gestore per conto del comune di Novi Ligure del servizio di raccolta differenziata. All’interno della bolletta Tari i cittadini troveranno quattro bollettini F24: tre bollettini con le tre rate singole, un bollettino con un’unica rata.
Ma attenzione: non si devono pagare tutti e 4! I cittadini potranno scegliere di pagare in tre rate secondo le scadenze indicate sui tre bollettini distinti ovvero, 31 ottobre, 30 novembre, 31 dicembre; oppure potranno pagare l’intero importo in un’unica soluzione usando un solo bollettino, che riporta la somma delle tre rate singole, con scadenza 30 novembre.
Le bollette in arrivo sono alleggerite rispetto a quelle dello scorso anno. Molti novesi ricorderanno il caso del “rumenta gate” sollevato dal Moscone nel 2021.
Per lo scorso anno, l’amministrazione comunale a trazione trazione leghista approvò un aumento della Tari pari al 9,6%. Aumento che risultò illegittimo (nonostante le affermazioni contrarie dei politici leghisti) e che è stato “corretto” nel corso di quest’anno, con le tariffe Tari che sono state approvate dal commissario Paolo Ponta, dopo che la giunta cadde proprio sull’approvazione del bilancio di previsione. In sostanza, le tariffe Tari sono tornate ai valori precedenti all’aumento voluto dall’amministrazione caduta a luglio.
A riprova dell’errore le parole del presidente del Csr Angelo Ravera allegate dall’ex assessore Edoardo Moncalvo alla delibera della Tari: “il Comune di Novi Ligure ha assunto nel 2021 deliberazioni tariffarie non legittime in quanto non coerenti con le predisposizioni validate dall’ente territorialmente competente”.
Quindi, la riduzione delle tariffe non è dovuto all’avvio virtuoso della raccolta differenziata (che peraltro sta dando ottimi risultati) ma alla correzione delle tariffe errate che lo scorso anno il comune impose ai cittadini.
Quando arriverà la pronuncia di Arera (l’autorità di regolazione delle tariffe) scopriremo se i novesi avranno diritto di ricevere indietro quanto pagato illegittimamente, magari attraverso un ristoro sulle bollette dei prossimi anni.
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