L’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi ha inviato una richiesta di chiarimenti urgenti al direttore generale dell’Asl Al Luigi Vercellino in merito al caso fatto scoppiare dal giornale on line “Lo Spiffero” circa l’utilizzo presso i Dea (pronto soccorso) della provincia di Alessandria di una dottoressa sospesa dall’ordine dei medici. Identica richiesta di chiarimento è stata inviata al responsabile anticorruzione.
Della vicenda si era occupato anche il Moscone nel giugno scorso, quando avevamo scritto che la cooperativa Almantea di Vercelli cercava medici da inserire nei Dea della provincia, tra cui quello di Novi, pagandoli 800 euro al giorno. Tra i medici (ben pagati) che hanno prestato in servizio al Dea di Novi (ma non solo) anche una giovane dottoressa di origine russa – ma laureata a Genova – che al momento risulta sospesa (per motivi sconosciuti) dal 08/02/2022 al 31/12/2022 dall’ordine dei medici.
La cooperativa Almantea, costituitasi nel febbraio scorso, è presieduta da Patrizia Piantavigna, moglie del dottor Giuseppe Cannata, consigliere comunale a Vercelli per Forza Italia, già condannato a 4 mesi di reclusione per aver chiesto sui social la morte di gay e lesbiche.
Icardi è stato chiamato a riferire sulla vicenda anche dal gruppo consigliare del Partito Democratico che, con i consiglieri Domenico Rossi, Domenico Ravetti e il vicepresidente del Consiglio Regionale Daniele Valle, ha presentato un’interrogazione e nel contempo ha richiesto l’accesso agli atti dell’Asl.
Dalla risposta di Vercellino potrà emergere anche se l’Asl Al fosse tenuta a verificare il possesso dei requisiti dei medici forniti dalla cooperativa, oppure se si limitasse a “fidarsi” delle dichiarazioni della stessa. In ogni caso, prima di far entrare in contatto dei medici (o supposti tali, in quanto un medico non iscritto all’albo non può esercitarne la professione) sarebbe di buon senso verificare i requisiti, almeno quelli minimi di iscrizione all’albo. Dati che tra l’altro sono pubblici e consultabili da chiunque attraverso il portale dell’ordine dei medici.
Intanto, a quanto ne sappiamo, la cooperativa Almatea continua a prestare servizio nei Dea della provincia, in quanto non le è stato al momento revocato l’incarico.
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