La dottoressa sospesa dall’ordine è stata reintegrata. Restano troppi dubbi sul sistema degli appalti in sanità

La giovane dottoressa di origini straniere che ha lavorato presso i pronto soccorso della Provincia, compreso quello di Novi, nonostante fosse sospesa dall’ordine dei medici, è stata reintegrata. 

Non ci sono notizie certe in merito alle cause della sua sospensione dall’ordine, né sulle motivazioni del suo reintegro. Ma è probabile che la dottoressa sia stata sospesa in quanto non sottoposta alla vaccinazione contro il covid, e sia stata reintegrata ora in quanto si è vaccinata, oppure ha contratto l’infezione ed è poi guarita. 

Restano molte domande sulla brutta vicenda: la dottoressa aveva comunicato, oppure aveva tenuto nascosta, la sua sospensione alla cooperativa Almantea di Vercelli che ha l’appalto per la fornitura di personale ai Dea? La cooperativa ha verificato le informazioni rese dalla dottoressa, oppure si è attenuta a quanto dichiarato dalla stessa, senza fare una veloce verifica sul portale dell’Ordine dei medici di Genova su cui era riportata la sospensione dall’ordine dal 08/02/2022 al 31/12/2022? 
L’Asl Al ha verificato i curriculum dei medici che le sono stati forniti, o si è “fidata” della cooperativa?

Resta il nodo degli appalti. I servizi sanitari soffrono per mancanza di personale, e le Asl tendono ad esternalizzare, mettendo i pazienti tra le mani di personale medico e sanitario che le viene fornito da aziende esterne. Il rischio di distorsioni del sistema è evidente, basti vedere il caso dell’ex direttore sanitario del San Giacomo di Novi, dottor Flavio Boraso, indagato per un appalto di ben 57 milioni di euro (ma confidiamo che possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati). 

Intanto, a Tortona i termini per la gara d’appalto per la gestione di gran parte dei servizi dell’ospedale cittadino sono stati posticipati di oltre un mese. La gara prevede di affidare la gestione dereparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale, degli ambulatori specialistici di Cardiologia, Neurologia, Allergologia, Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, e (ovviamente) il Pronto Soccorso. 

Una gara molto interessante per il suo importo, 49 milioni di euro, che di fatto privatizzerebbe gran parte dei servizi dell’ospedale di Tortona. Una gara che, forse anche alla luce dei recenti scandali, è stata dilatata fino al 15 novembre. 

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