La Cenerentola al Carlo Felice di Genova

Dopo il successo di un’opera poco conosciuta, “ Beatrice e Bernedict” il teatro Carlo Felice di Genova propone “La cenerentola” di Gioacchino Rossini, a partire da Venerdì 25 novembre, dramma giocoso in due atti con la musica di Gioachino Rossini e il libretto di Jacopo Ferretti.
Questi gli interpreti: Don Magnifico  Marco Filippo Romano /Giovanni Romeo; Cenerentola Hongni Wu/Laura Verrecchia ; Dandini  Roberto de Candia /Pablo Ruiz; Ramiro Antonino Siragusa/Dave Monaco; Tisbe Carlotta Vichi; Clorinda Giorgia Rotolo; Alidoro Gabriele Sagona/Matteo D’Apolito;
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Riccardo Minasi, Regia Paolo Gavazzeni Piero Maranghi
Scene e costumi ispirati all’allestimento di Emanuele Luzzati del 1978, a cura della Direzione degli Allestimenti Scenici. Luci Luciano Novelli, Allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova
Orchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti

Maestro ai recitativi Sirio Restani
Fotografie di Marcello Orselli dalla prova di antepiano

Rossini inizia a comporre La Cenerentola sul finire del 1816. Nel giro di appena un mese, l’opera è pronta, e va in scena a Roma, al Teatro Valle, il 25 gennaio 1817. Nonostante qualche iniziale riserva, essa diviene presto un titolo molto apprezzato e rappresentato. Il soggetto doveva essere scelto senza che creasse incidenti con la rigida censura dell’ambiente romano, quindi la scelta ricade sulla fiaba di Cenerentola, molto popolare, ricorrente in varie forme sin dai tempi degli antichi egizi, dalla trama sufficientemente lineare e moralmente impeccabile. Esistevano già molte versioni , questa è sicuramente la piu’ realistica e la musica di Rossini si fa veicolo di una vasta varietà espressiva, descrivendo e al contempo determinando l’azione.
Alcune sezioni – anche considerato il poco tempo a disposizione – sono state prese in prestito da composizioni precedenti, come la sinfonia d’apertura, la stessa che introduceva La gazzetta, del 1816, e alcuni brani dal Barbiere di Siviglia. Di altri brani ancora è stata affidata la composizione a Luca Agolini, come l’aria di Alidoro “Vasto teatro è il mondo”, che è stata in seguito sostituita con la rossiniana “Là del ciel nell’arcano profondo”, e l’aria di Clorinda “Sventurata! Mi credea”.
L’intento drammaturgico è sperimentale, La Cenerentola è un dramma giocoso in cui convergono diversi aspetti che nel secolo precedente erano stati prerogativa dell’opera seria – in particolare la maggior complessità psicologica dei personaggi – con altri più facilmente identificabili nel genere buffo. Si trovano dunque a coesistere personaggi semplici, quasi stereotipici, come Clorinda e Tisbe, con un personaggio serio e profondo come Alidoro, e ancora con Angelina, Ramiro e Don Magnifico, al di fuori di ogni possibile classificazione netta. Il risultato è un’opera dalla comicità sottile, ironica, che si presta a diversi livelli di lettura, nella direzione di un teatro musicale meno circoscritto ad un genere specifico e più ricco di sfumature e contrasti.

L’opera andrà in scena Domenica 27 novembre alle 15, Venerdì 2 dicembre alle ore 21,sabato 3 e domenica 4 alle ore 15.

Alberto Ricci

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