Con l’anno nuovo si intensifica l’azione politica e le discussioni più significative vertono sulla scelta dei candidati sindaci. Nell’angolo del pensatoio di Via Girardengo i commenti cominciano a farsi interessanti.
La prima formazione che sembra voglia rompere gli indugi sono i “20 perNovi” che galvanizzati da una possibile alleanza con il neo partito Azione e Italia Viva e da “Avanti Novi” sembrano pronti a delinearsi in coalizione e presentarsi alle elezioni con un proprio candidato sindaco tenendo una posizione equidistante sia dal centrodestra sia dal centro sinistra.
Avanti Novi è una formazione fondata da Andrea Scotto e alle ultime elezioni contribuì alla vittoria del centrodestra con 1,9 % ma sembra che nella prossima tornata elettorale non sia intenzionato a presentare una propria lista ma solo il simbolo. La novità è tutta di Azione e Italia Viva che vuole dimostrare tutte le sue potenzialità e lo spirito di rivalsa di in suo leader.
Mentre Avanti Novi vuole dare un sostegno politico a una coalizione di alleanza civica, costituita da persone fuoriuscite dallo schieramento di centro destra e da quello di centro sinistra con un programma completamente novese per contribuire a realizzare una politica liberale.
Le assemblee di Italia Viva + Azione, confermano l’equidistanza dalle forze storiche, costituendo una confederazione dei gruppi di Novi nel solco propedeutico liberal riformista programmatico, a livello di intenzioni”, dovrebbe essere costituito da persone serie e competenti.
Di tutt’altra problematiche sono le difficoltà nello schieramento del centrodestra che con il vento in poppa dei Fratelli d’Italia, sono convinti di bissare il successo delle precedenti elezioni, nonostante non abbiano dato una prova molto convincente. Hanno comunque dei mal di pancia, e piuttosto seri, per l’individuazione del candidato sindaco che viene reclamato dallo schieramento di maggior peso elettorale ma che ancora non ne scopre il profilo, tenendo la coalizione in una situazione di stallo.
D’altronde da qui a primavera c’è ancora parecchio tempo e non è da escludere che le tendenze elettorali possano cambiare direzione. Lamentano anche un’altra spina nel fianco che è piuttosto pungente: il battitore libero (il vaquero), personaggio carismatico che è stato il perno del successo e il cuneo della caduta. Si muove al di fuori delle regole, sempre attento e in agguato per afferrare qualsiasi opportunità.
La situazione più complessa è sicuramente nel campo progressista nel cosiddetto centro sinistra, e soprattutto nel partito democratico: passata l’euforia delle dimissioni del sindaco e del consiglio comunale, certi della futura vittoria, dimostrano delle evidente incertezze.
A guardarli discutere per le vie del centro, danno l’impressione di una compagine intimidita. insicura e ancora incerta sul nominativo del sindaco , anche se dispongono di almeno tre candidati di sicuro valore: l’ex deputata ed ex senatrice, il giovane progressista Tedeschi di cui si dice un gran bene, il collaudato ed esperto ex sindaco. Nelle loro file non mancano comunque altre personalità di indubbio valore.(Hanno problemi di abbondanza).
Ciò nonostante un grosso problema lo hanno, secondo il mio punto di vista: fanno fatica a scendere dal piedistallo e tornare con i piedi ben saldi per terra, inteso come senso di umiltà. Potrebbero aspirare alla sicura vittoria, se chiudono l’alleanza con i cinque stelle,in continua ascesa, ma fanno fatica a capirne l’evoluzione politica e il fatto che hanno le personalità al ruolo del sindaco non lo ritengono sufficiente. Ambiscono soprattutto ai voti del movimento che garantirebbe la vittoria ma sono un pochino recalcitranti ad accettare le loro idee e principi. Bhe, tutto non si può avere e un po’ di umiltà e buon senso non guasterebbe, sarebbe quantomeno opportuno, se non altro per il bene di questa cittadina che merita il meglio.
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