L’appuntamento mancato con Eros Pagni

Avremmo voluto applaudire il talento poliedrico di Eros Pagni al teatro Marenco di Novi Ligure, ma lo spettacolo del 22 marzo con la messa in scena dell’opera “Enrico IV” di Pirandello per la regia di Luca De Fusco è stato annullato; per caso, circa un mese fa, mi si è presentata l’occasione di ammirarlo al teatro Sannazzaro di Napoli, in via Chiaia, in un’altra opera pirandelliana, “Così è (se vi pare)” nella quale interpreta il signor Lamberto Laudisi, personaggio statico, spesso desideroso di rimanere in silenzio per osservare, analizzare e scrutare: l’alias, Luigi Pirandello che muove le fila di un “processo kafkiano” ai danni della Signora Frola ed il signor Ponza, “seduti” al banco degli imputati.

Si tratta della sesta regia di Luca De Fusco che rinnova la sua collaborazione con Pagni dopo “Sei personaggi in cerca d’autore” con la coproduzione del Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo di Palermo, della Compagnia Pirandelliana, Centro di Produzione Teatrale e Teatro Sannazzaro di Napoli, quest’ultimo fortemente voluto dal duca di Marigliano nella prima metà dell’Ottocento, un piccolo gioiello decorato in bianco e oro, nel quale si sono esibiti grandi attori del calibro di Eleonora Duse e Sarah Bernhardt, commediografi, primo fra tutti Eduardo Scarpetta e i fratelli De Filippo, oltre a divenire “teatro” dello storico incontro tra Eduardo de Filippo e Luigi Pirandello! 

Pirandello è dunque di casa e la scelta di proporre un testo quale “Così è (se vi pare) mira a disorientare il pubblico, ma al tempo stesso svela che non esiste una Verità assoluta, perché non c’è una verità oggettiva e di ciò si fa portavoce Laudisi: a lui Pirandello assegna il compito di dimostrare che le verità sono aleatorie e che serve a poco tormentarsi nella ricerca spasmodica del Vero. Così Pagni, con la sua memorabile interpretazione di uomo muto ma presente, seduto, quasi assorto nei suoi pensieri ma sempre vigile, intervenendo con frasi incisive e taglienti è una presenza che quasi infastidisce, anzi, è l’attore che si “annulla” incarnando Laudisi, o forse Pirandello stesso.

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