Da un paio d’anni Novi Ligure è invasa dai mostri. Non si tratta di specie animali né di forme di vita aliene pericolose ma di veicoli pesanti (autocarri a 4 e cinque o più assi) che trasportano container, nastri d’acciaio ed altre merci. Indisturbati transitano nelle strade cittadine.
La destinazione di questi mostri su gomma, nota ai loro proprietari (servizi di logistica), richiede l’accesso a percorsi autostradali extra-urbani. L’accesso alla rete autostradale può avvenire attraverso i caselli di Novi Ligure e di Serravalle Scrivia. Il casello di Novi permette di immettersi sulla autostrada A7 (Milano-Genova) o sull’autostrada A26/E25 (Alessandria-Voltri) e quindi raggiungere, attraverso la rete autostradale, le destinazioni finali sparse nel resto dell’Italia. Nonostante la posizione del casello autostradale di Novi sia strategica per i trasporti su gomma è sicuramente più “comodo” e meno oneroso raggiungere il casello di Serravalle Scrivia attraversando direttamente il centro abitato di Novi Ligure anzichè utilizzare la bretella di raccordo con l’autostrada A7. E’ un doppio risparmio per le aziende di trasporto visto che transitare in centro non prevede il pagamento del pedaggio autostradale e fa risparmiare tempo (e il tempo è denaro).
Se questa “logica della logistica” dei trasporti è indiscutibilmente vantaggiosa per le società private, essa presenta indubbi svantaggi per la città di Novi Ligure e per i suoi abitanti. Svantaggi (o danni) che possono essere sintetizzati in (a) un aumento dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili e dei conseguenti rischi per la salute, (b) un aumento dell’inquinamento acustico, (c) un aumento del traffico pesante con serie ripercussioni sul manto stradale. Chiaramente ciò ha dei costi per la comunità novese.
L’inquinamento atmosferico è stato classificato tra i cancerogeni umani dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ogni anno nell’UE più di 400.000 persone muoiono prematuramente a causa delle conseguenze dell’inquinamento atmosferico: 10 volte le vittime degli incidenti stradali. Ben 6,5 milioni di persone si ammalano, a causa dell’inquinamento atmosferico, di patologie come ictus, asma e bronchite.
Novi Ligure non gode di una particole qualità dell’aria. I dati di monitoraggio ambientale rilevati in Piazza Gobetti (dove tra l’altro il traffico “scorre” rispetto a zone più centrali) mostrano sforamenti dei livelli atmosferici di polveri sottili, PM10, (vedasi immagine, pallino rosso, indicato con il n.71, dal sito ARPA Piemonte, 2021)
L’impatto dei veicoli pesanti sulla circolazione in ambito cittadino può essere facilmente percepito e grossolanamente quantificato semplicemente osservando il numero di “mostri” che transitano in piazza Repubblica. Lo si può fare tranquillamente sorseggiando un caffè o un aperitivo presso i numerosi bar che si affacciano sulla piazza. Oppure osservando l’effetto del passaggio dei “mostri” sul manto stradale: basta mettersi alla guida del proprio mezzo di trasporto sperando di non dover ricorrere all’intervento dei gommisti del novese che hanno il polso dei danni arrecati agli pneumatici delle autovetture.
Diverse sono le domande, dettate dal buon senso, da rivolgere alla Pubblica Amministrazione:
a) chi deve tutelare la salute dei cittadini?
b) quali mezzi si potrebbero/dovrebbero utilizzare per ridurre l’inquinamento urbano?
c)esistono divieti di transito per gli autocarri e vengono fatti rispettare?
d) i costi di manutenzione stradale su chi ricadono: sulle società di logistica trasporti che usufruisco dei tratti urbani con chiari vantaggi economici o sui residenti del Comune di Novi Ligure?
Il Comune dovrebbe ragionare sul rapporto rischi/benefici relativamente alla circolazione dei “mostri” sul tratto urbano e valutare (e spiegarlo ai cittadini) quali sono i vantaggi per i novesi (tenendo presente che sulla tutela della salute non si tratta) e per le casse comunali.
Chissà se il governo cittadino riuscirà a realizzare opere importanti per la città di cui si parla da troppi anni (tangenzialina) ma che non riescono a vedere la luce. In Via Pietro Isola, di fronte all’entrata del cimitero, c’è il parcheggio del Consorzio Trasportatori Novesi Riuniti (consorzio N.A.R.) che rappresenta un punto di accesso ai mezzi pesanti in città, e che pare abbia espresso l’intenzione di raddoppiare la capienza. Che intenzioni ha l’Amministrazione al riguardo? La Regione Piemonte aveva anticipato al 15 settembre 2023 (poi rimandato, con decreto governativo, al 1 ottobre 2025) il blocco dei veicoli diesel Euro 5 nei Comuni del Piemonte più inquinati per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.
Questo contesto rappresenta un’occasione per la Pubblica Amministrazione per ragionare in termini di tutela della salute pubblica e smetterla, una volta per tutte e da parte di tutti, di invocare il Parco Castello come polmone verde cittadino dimenticandosi che è circondato da fonti inquinanti, tra cui i “mostri”, che inevitabilmente finiscono per soffocarlo.
Basterebbe far rispettare i divieti di accesso al traffico pesante la cui segnaletica è (ancora) ben visibile nei punti di accesso alla città e i divieti di circolazione attualmente in vigore per ottenere un primo ed immediato risultato, con un costo zero per le casse comunali.
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6 commenti su “ L’invasione dei mostri in città ”
Comments are closed.
Il ponte di via Crispi è danneggiato nel soffitto prima o poi dovrà essere riparato per colpa di tir troppo alti. Chi pagherà?
E facciamo la tangenzialina. Sulla base delle statistiche circa i tempi di costruzione delle opere pubbliche novesi (Teatro Marenco – 42 anni) ci vorranno trent’anni (con il passaggio di migliaia di Tir per costruirla).
Niente paura, con il TAV in via di completamento, niente più TIR in città, ma efficienti treni super veloci che trasporteranno le merci, dove non si sa.
Il trasporto su gomma ce lo dimenticheremo, perchè dovremo guardarci dai convogli ferroviari pericolosi che passeranno, guarda caso, sempre in città.
Forse è meglio continuare ad “invocare” il Parco Castello; altri 42 anni per riqualificarlo e potremo andarci tutti quanti, sempre che il diavolo non ci metta la coda.
Articolo davvero ben fatto. I miei complimenti al signor Merlo.
Non c’è molto altro da aggiungere, se non rimarcare come i regolamenti o i divieti siano inutili senza i controlli. Di notte kl centro di Novi è attraversato da ogni sorta di mezzo pesante. Le velocità sostenute dai mezzi in questione sono inoltre molto alte per via del traffico nulla e i danni al manto stradale sono poi chiaramente visibili dalla mattina seguente. Non si chiede ai vigili urbani di presenziare di notte al traffico presso i varchi cittadini, quanto piuttosto si evidenzia la possibilità di installare dispositivi elettronici che controllino la tipologia di mezzo circolante multando conseguentemente i trasgressori.
Come detto nell’articolo, il costo sostenuto dalla collettività novese per permettere la circolazione di questi mezzi pesanti non è giustificato da nessun vantaggio.
Proseguire in questa direzione permissiva sarebbe controproducente sotto qualunque punto di vista. Il divieto di circolazione ai mezzi pesanti all’interno di Novi dovrebbe essere il primo passaggio utile, indipendentemente dalla realizzazione della tangenzialina, per rendere la nostra città nuovamente vivibile.
E bene lamentarsi per il passaggio di quelli che lavorano quando i altri hano smesso da un bell po,e che mangiano quando non vogliono e che portano da mangiare ,medicine ,e benzina con
dell covid dutante e doppo. E un bene che diffondiamo la salute dei novesi e che ci sembra situazione grave dell manto stradale dove passiamo noi. Ma lì consiglio all scrivente di essere un po piu aggiornato. Che già quella foto è di un camion di una ditta(MCM)di Novi ,che non c’è più. E essendo residente a Novi loro e chi è residente a Novi ha il permesso per recarsi preso la sede. Ma non credo che le gomme dei mostri danneggiano il manto stradale di piu che le frese che tagliano il manto stradale e che lo hano fatto diventare la Novi un canale senza testa e senza coda con le buche che il mostro entra dentro. Con i lavori che nell cartello scrivono solo la ditta dell inizio perché non sono statti e non saranno finiti mai. E per di più i vigili vengono a fare pure le multe per la pulizia delle strade quando solo strade non si chiamano e solo pulite non possono essere.
La McM è fallita da due anni , è non passa più dal centro di novi , il camion frigo sta andando a scaricare alla Lidl è deve per forza fare quella strada , dato che è un senso unico, e deve per forza passare da lì , è comunque strano non vedere foto dei mostri dells doufur novi ……. comunque per quanto riguarda il tema inquinanti sono vent’anni che i camion o meglio “mostri” utilizzino adblue, ben prima delle macchine, e siano meno inquinanti di molti rottami che ancora girano , come per esempio tutte le stronzate lette
Purtroppo la diffusione “capillare” delle merci sul territorio costellato di supermercati in ogni angolo della città non può che essere fatta così. Questo mette ulteriormente in evidenza l’inutilità di opere faranoniche come il 3° valico. I commenti precedenti dimostrano quanto la lobby del trasporto su gomma sia radicata nel nostro territorio perché di fatto e aggiungo purtroppo la logistica è l’unico mercato che tira in zona.