La Divisione Investigativa Antimafia di Milano ha eseguito 18 arresti in una operazione mirata a stroncare una associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione e numerosi reati economico – finanziari (tra cui anche frodi ai contributi Covid e all’Ecobonus) i cui proventi erano destinati ad agevolare le attività della ‘ndrangheta ed in particolare della cosca Morabito-Palamara-Bruzzaniti.
Tra i reati di natura finanziaria, anche l’organizzazione di una truffa aggravata ai danni dello Stato, sfruttando (attraverso società fittizie appositamente create) i fondi di sostegno alle imprese previsti durante la pandemia Covid e i bonus edilizi per la ristrutturazione degli immobili.
Nel corso dell’operazione sono state condotte perquisizioni in immobili e aziende riconducibili agli indagati nelle province di Alessandria, Milano, Monza Brianza, Pavia, Varese, Novara, Messina e Foggia.
Le indagini hanno identificato l’esistenza di due gruppi criminali: uno che si occupava dei reati economico-finanziari (fra di loro titolari di società di consulenza con sede nel centro di Milano) e uno del traffico di droga e delle estorsioni. In tutto sono 68 le persone coinvolte.
Filo d’unione delle due associazioni sarebbe Giovanni Morabito, 59 anni, medico e collaboratore di alcune Residenze per anziani milanesi, figlio di Giuseppe “Tiradrittu” Morabito storico capo ‘ndranghetista, e detenuto al 41bis.
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