Consiglio comunale, la destra chiede di non discutere la sua mozione “urgente”

Ancora una seduta movimentata quella di ieri sera per il consiglio comunale di Novi Ligure. In realtà, tutto è proceduto abbastanza tranquillamente fino a poco prima della mezzanotte. 

I punti principali trattati nella prima parte del Consiglio comunale hanno riguardato tre variazioni di bilancio illustrate dall’Assessora Carlotta Carraturo.

Nella prima, in ordine di presentazione, è stata modificata l’imputazione della spesa relativa all’adeguamento normativo dei generatori di calore. In sintesi, si tratta di un mutuo di 670.000 euro per finanziare il progetto, approvato con deliberazione commissariale lo scorso marzo, relativo all’installazione di nuove caldaie negli edifici scolastici comunali, intervento necessario a rispettare gli standard emissivi ed energetici stabiliti dalla Regione Piemonte. Sempre in questa variazione viene inserita, sia nelle entrate che nelle spese, la cifra di 3.500.000 euro relativa al finanziamento PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per la realizzazione del nuovo scolmatore del Rio Gazzo. La seconda variazione aveva lo scopo di consentire il pagamento della fideiussione per la realizzazione del Movicentro dopo l’accordo, siglato recentemente, tra l’Amministrazione comunale e Intrum Italy s.p.a, società che agisce per conto di Intesa San Paolo. Infine, tra le poste principali dell’ultima variazione rientra l’incremento di oltre 130.000 euro del capitolo relativo agli interventi sugli edifici scolastici. Diversi i risultati delle tre votazioni: la prima variazione è stata approvata con 11 voti favorevoli e 6 contrari, la seconda con 11 favorevoli, 4 contrari e 2 astensioni (i Consiglieri Bertoli e Coscia), la terza con 11 favorevoli, 5 contrari e un’astensione (il Consigliere Coscia).

Il consiglio, dopo aver approvato le ratifiche delle tre variazioni di bilancio, ha approvato la mozione presentata da Forza Italia relativa all’adesione del Comune di Novi Ligure alla Rete Italiana OMS “Città Sana”. Successivamente, si è deciso di non affrontare l’ordine del giorno a sostegno del disegno di legge sul divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, in quanto superato dall’approvazione della legge a Roma. 

Giunti verso la mezzanotte, l’ordine del giorno prevedeva la discussione dell’interpellanza “urgente” dei Gruppi Consiliari della Lega e di  Forza Italia  in merito alle nomine in Gestione Acqua S.p.A. ed Acosì S.r.l. I proponenti però hanno richiesto di rimandare il punto, vista l’ora tarda, e di affrontare invece il punto sul contrassegno unificato disabili europeo. 

Alla richiesta ha risposto duramente la consigliera di Sinistra e Verdi, Alessandra Di Bella, sostenendo in sintesi che erano stati i proponenti ad averne sottolineato l’urgenza, lamentandosi in altre riunioni che non era stata ancora discussa, e che quindi si sarebbe dovuto procedere come da ordine del giorno. 

A Di Bella ha risposto a stretto giro Bertoli, che ha annunciato che in caso si volesse procedere ad affrontare la mozione, allora i proponenti avrebbero abbandonato l’aula. 

A questo punto il capogruppo del Pd Patelli ha chiesto una sospensione per poter riunire i consiglieri di maggioranza. Riunione che però ha fatto emergere una spaccatura nella minoranza: i consiglieri Di Bella e Lolaico hanno abbandonato l’aula, mentre i rimanti consiglieri hanno acconsentito alla modifica dell’ordine del giorno. 

Successivamente, è stata affrontata ed approvata la mozione sul contrassegno europeo sui disabili. 

il video della seduta del 27/11

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Moscone

Un commento su “Consiglio comunale, la destra chiede di non discutere la sua mozione “urgente”

  1. A quanto pare il testo dell’articolo è errato: la spaccatura c’è stata nella maggioranza.
    E ha vinto l’estrema destra. Qualcosa non quadra.

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