Era il Gennaio del 2014 quando l’allora deputato Salvini faceva scenate sui pedaggi pubblicando un video dove si rifiutava di pagare il pedaggio e strappava l’avviso di mancato pagamento a un casello autostradale.
Con una norma contenuta nel decreto Milleproroghe approvato il 28 Dicembre sera dal Consiglio dei Ministri, dal 1° gennaio 2024 i pedaggi delle autostrade italiane subiranno un aumento del +2,3% che può addirittura aumentare nel corso dell’anno con l’aggiornamento del PEF (piano economico finanziario).
Nonostante si viva perennemente di chiusure di carreggiata, lavori a intermittenza, lunghissime code a qualsiasi orario e giorno che rendono impossibile la vita ai molti cittadini che devono spostarsi per questioni lavorative o familiari, loro, nonostante le scenate che sempre li hanno resi protagonisti, nel silenzio più assoluto, aumentano le tariffe creando un danno anche per tutti coloro che trasportano merci e persone per lavoro, per non parlare del turismo.
Il pedaggio autostradale è l’importo che si paga per l’utilizzo dell’autostrada. In Italia le autostrade sono di proprietà dello Stato, ma la loro gestione è affidata in concessione a società private, come Astm Spa, o a partecipazione pubblica Autostrade per l’Italia o Anas.
Dopo il 2014, l’importo dei pedaggi è aumentato anche negli anni successivi, sia durante il governo Renzi, all’inizio del 2015 e del 2016, sia durante il governo Gentiloni ovvero nel 2017 e nel 2018.
Fino all 2018 lo Stato riconosceva ai concessionari aumenti annuali di pedaggio pari al 70 per cento dell’inflazione invece a settembre 2018, durante il primo governo Conte venne approvato il decreto “Genova”, che stabiliva le regole per la ricostruzione del Viadotto Polcevera (ponte Morandi) e prevedeva un nuovo sistema dei tariffari dei pedaggi, introducendo il metodo del price-cap ovvero limite di prezzo.
In sostanza, venne stabilito un tetto massimo per gli aumenti, da ridefinire ogni cinque anni.
Il 31 dicembre 2018 sempre Il governo Conte bloccò comunque gli aumenti dei pedaggi sul 90 per cento delle autostrade italiane per il 2019. Successivamente, sia durante il secondo governo Conte che durante il governo Draghi, questo blocco è stato di fatto prorogato nel 2020, nel 2021 e nel 2022, attraverso i decreti “Milleproroghe”.
Il 31 dicembre 2022, il governo Meloni autorizzò un aumento dei pedaggi dal 1° gennaio 2023 pari in media al 2%, attraverso un decreto interministeriale firmato proprio dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e da quello dell’Economia e delle finanze Gianfranco Giorgetti fino ad arrivare a questo nuovo aumento che entrerà in vigore dal 1°Gennaio 2024 sempre marcato Lega .
Con i cittadini bisogna imparare ad essere onesti e trasparenti sia quando si è al governo che all’opposizione.
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Un commento su “Vi ricordate quando Salvini si rifiutava di pagare l’autostrada? Ora la ha aumentata ancora”
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Vivo in Toscana ma i miei affetti sono a Novi Ligure, quindi ob torto collo, sono costretto a percorrere più volte, quelle due autostrade scandalose che sono la A12 e la A7. Dico scandalose per i cantieri, i continui rallentamenti e il pedaggio che definirlo un furto autorizzato è un eufemismo. Rosignano-Serravalle solo andata costa 29,10 euro, roba che la mia auto non li consuma neppure di gasolio per percorrere la strada necessaria. Andata e ritorno quindi sono quasi 60 euro. Allucinante. Ora io mi chiedo se sia possibile ancora e reiteratamente insistere con questi aumenti che ormai vanno avanti di sei mesi in sei mesi. Non c’è un’autorità di controllo che impedisca a questi cialtroni che impongono questi balzelli e che di certo l’autostrada non la pagano, a dir loro di farla finita? 😡😡