Se analizziamo l’attuale momento della società, magari prendendo a riferimento la famiglia di quelle allargate che sono in continuo aumento, quelle tradizionali non sono soggette a meno problemi, viene da riflettere su quello che è lo scorrere della vita giorno per giorno.
È l’andazzo dell’andare avanti alla meno peggio.
Lo facciamo per necessità, per ristrettezze economiche, per il quieto vivere. Resta il fatto che in qualche modo bisogna andare avanti. Un giorno dietro l’altro è lo scorrere della vita con i suoi infiniti problemi.
Purtroppo, ci sono problemi e problemi, alcuni ce li carica la natura e non sempre sono risolvibili come la la salute; altri ce li creiamo noi e sono, purtroppo, la maggioranza.
Le motivazioni sono tantissime, vanno dalle più semplici alle più complesse ma resta un fatto ineludibile che lo accomuna: li creiamo noi con perfido sadismo.
Il Buon senso vorrebbe, dovrebbe, indurci a fare il possibile per semplificare lo scorrere del tempo e quindi rendere la vita facile e godibile. Invece per una sorta di misteriosa perfidia faccia di tutto per complicarla, fino al limite dell’assurdo.
Prendiamo d’esempio le confusionarie leggi sulla famiglia che il potere centrale emana con indirizzi programmatici sul sostegno e sull’assistenza sanitaria e scolastica. Vengono presentate con lungimiranti esposizioni sia per sostenere la natalità, sia per l’insegnamento per non parlare della protezione sanitaria che dovrebbe garantire tutti.
Quest’ultima nella realtà sta diventando un carrozzone in cui nessuno si sente più garantito e se non hai disponibilità economiche per ricorrere al privato, devi assuefarsi a lunghe liste di attesa e non è raro con risultati scoraggianti se non approssimativi.
La scuola non è da meno, gli studenti fin dall’inizio diventano sempre più indisciplinati, gli insegnanti sempre meno autoritari, l’educazione civica è fortemente compromessa. Prendono sempre più consistenza gruppi di giovani gang che stanno diventando un serio problema per la sicurezza urbana. Purtroppo il fenomeno si sta estendendo anche nei piccoli centri periferici.
Le scuole d’infanzia sono fortemente carenti, le giovani coppie che mettono su famiglia, sono restie a procreare: in primis per le condizioni economiche e per la scarsa assistenza sociale, compreso gli asili nido. Ampliando il fenomeno della scarsa natalità e la prospettiva di un paese prevalentemente di anziani.
Alla base di tutto c’è l’aspetto economico, il bilancio nazionale è diviso in mille rivoli, in cui le forze politiche tendono a indirizzare verso i propri sostenitori di riferimento, trascurando l’interesse generale, in nome di un neoliberismo spinto in cui la solidarietà sociale è trascurabile rispetto al profitto. Vogliono il controllo economico e del potere.
Non mancano in tale contesto le governance locali che con le partecipate si inventano di tutto, atteggiandosi a grandi manager, creando condizioni di difficoltà nei servizi base, sperpero di risorse pubbliche, dimenticando che le partecipate dovrebbero contenere i costi garantendo servizi primari. Invece sfornano continuamente iniziative palliative atte a confondere l’opinione pubblica.
Purtroppo sono degli degli aspetti che non promettono nulla di buono.
Infine stiamo vivendo un cataclisma storico, che sarà onda un’onda indelebile sulla nostra cosiddetta civiltà occidentale.
Poveri noi
Prendo a prestito il titolo di un grande articolo scritto dal dottor Orlando e pubblicato sul Moscone, che con ironia ci fa ben comprendere in che grado di decadenza umana siamo
scivolati.
Trattiamo avvenimenti talmente crudeli come tifosi di una squadra di calcio. Rimaniamo sordi e
ciechi allo strazio di una popolazione intrappolata che non può né difendersi né fuggire.
Bersagliata con strumenti di morte di alta tecnologia, senza pietà. La pietà è un sentimento che
sta scomparendo.
Ma come disse qualcuno:” al peggio non c’è mai limite” Abbiamo dovuto assistere alle percorse
di giovani ragazzi la cui colpa era di voler svegliare le coscienze con una manifestazione
pacifica quanto democratica.
Le forze dell’ordine hanno mostrato con la violenza dei manganelli di come il potere mette in
sordina quello che resta di ’umanità.
Forse le coscienze degli elettori sardi, hanno avuto un impulso di umanità, e hanno cambiato il
percorso politico.
Non me ne voglia il dottor Orlando se concludo queste mie riflessioni con le sue parole, non ne
saprei trovare di meglio. “Verum ipsum factum”, ovvero, “la verità e ciò che è fatto sono tutt’uno”: “L’uomo può conoscere solo ciò che da lui è fatto, e solo in questo modo può conoscere l’esatta
genesi. Un bel suggerimento, che potremmo trasferire nella nostra riflessione con un pò
di disinvoltura forse, ma utile per capire la genesi di questo disastro.”
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