Casale, l’amministrazione comunale sa che esiste Oltreponte?

Le immagini televisive trasmesse lunedì 6 maggio, relative al passaggio del Giro d’Italia da Casale Monferrato, hanno drammaticamente ricordato a casalesi e monferrini un’amara realtà: il totale abbandono di Oltreponte da parte di questa amministrazione.

Il quartiere versa in condizioni nettamente peggiori rispetto a cinque anni fa e le criticità non solo non sono state risolte, ma addirittura si sono consolidate e sono pure aumentate.
Il passaggio della gara ha restituito una visione d’insieme che non può lasciarci indifferenti. Ogni metro del percorso ha evidenziato le numerose questioni ancora irrisolte e l’assoluta mancanza di qualsiasi tentativo di riqualificazione.

Iniziamo con Via Adam, provenienti da Casale Popolo (altro quartiere che non ha ricevuto alcuna considerazione): ci troviamo di fronte al complesso della ex IBL, seguito dall’area Cerutti con l’ex distributore Agip proprio di fronte.
Giungiamo così in piazza Marinai d’Italia, dove la banca non è più presente e rimane solo lo sportello bancomat destinato a futura dismissione, con davanti l’ex Casa delle Poste semidiroccata (angolo via Cabiati).
Ma non è tutto: poco prima del ponte giacciono da anni ruderi della Marietti e, poco oltre, sono ancora visibili i segni di un incidente stradale avvenuto a gennaio. 
E non possiamo dimenticare l’ex distributore di Metano di Via Camurati e il Bocciodromo, oggi chiuso, in via Carrera.

Una linea di 900 metri che rivela l’inconsistenza dell’uscente amministrazione, manifestata solo attraverso una comunicazione insistente, costosa e priva di risultati tangibili.

L’abbandono da parte delle istituzioni ha causato un notevole deprezzamento degli immobili e delle abitazioni dei residenti.
La semplice sistemazione della rotonda sul ponte e la rimozione di una scultura sono interventi minimi e inefficaci: una goccia nell’oceano.

Oltreponte è uno dei quartieri più densamente popolati della Città e necessita di un importante progetto di riqualificazione urbana di ampia portata. Non un quartiere dormitorio ma un organo vivo e integrato nel tessuto sociale cittadino con un mercatino e una festa rionale, piste ciclabili, attività sportive. Che potrebbe offrire nuove valide opportunità abitative a prezzi vantaggiosi, nuovi insediamenti produttivi negli spazi dismessi e nuove opportunità occupazionali anche per le generazioni future.

Gabriele Farello e Giovanni Madurini, PD Casale Monferrato

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