“Compiti” delle “vacanze” è un ossimoro, l’unione di due parole antitetiche, come ben sanno tutti gli studenti di oggi e di ieri. Inutili, perché se abbiamo davvero la necessità di non perdere tre mesi di studio (salvo i casi di quelli che una volta si chiamavano “esami di riparazione”) vorrebbe dire che terminato il ciclo di studi perderemmo in pochi mesi tutto il lavoro di anni di scuola.
Fuorvianti, perché sotto sotto nascondono l’idea che nella vita si apprenda solo con lo studio delle materie scolastiche.
E in fin dei conti una vera tortura, forse più per i genitori che per gli studenti, almeno per i primi anni di scuola.
Avendo in testa queste inconfessate convinzioni, ho trovato veramente geniale l’elenco di compiti delle vacanze 2024 dell’insegnante di italiano-storia-geografia della classe 1F dell’istituto Boccardo di Novi.
Può essere che non sia farina del suo sacco o non del tutto. In ogni caso un elenco da manuale.
I compiti assegnati sono 20, a partire da “Riposatevi, divertitevi e…siate profondamente Buoni” per arrivare a “Siate sereni… sempre”, passando per “Se potete visitate un museo, una mostra d’arte”, “Collaborate alle faccende domestiche”, “Ammirate un tramonto”, “Imparate più parole che potete… leggete… leggete… leggete!”, “Ascoltate buona musica”.
All’interno dell’elenco non mancano compiti veri e propri, nel senso classico del termine: “Ripassate i capitoli 4 – 7 – 12 – 13 del libro di testo di Storia” e “Leggete Mio nonno era un ciliegio di Angela Nanetti” o ancora “Se potete scrivete un diario a luglio e agosto. Tre righe al giorno. Diventerà il diario dell’estate della nostra classe”.
Al termine comunque una rassicurante promessa: “Questi compiti non saranno valutati”, ma anche una piccola sfida “saranno loro a valutare voi”.
Abbiamo bisogno di insegnanti così.
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