La recensione: la sagra del pesce di Gavazzana

Sabato sera 20 e domenica 21 luglio con replica nel fine settimana successivo , nel magnifico borgo di Gavazzana, si è svolta la caratteristica sagra del pesce.
Le sagre sono quelle caratteristiche iniziative che le organizzazioni pro loco, organizzano per valorizzare i prodotti locali ma sarebbe più corretto dire che servono per valorizzare i meravigliosi borghi delle nostre fantastiche colline e consentono di godere una serata conviviale a cielo aperto, allietata fino a tarda ora da musica e danze.
Gavazzana è una classica particolarmente pregevole che oltre alla succulente tavola, offre curiosità artistiche di vario genere.
Le serate si sono svolte con un tale affollamento che sembrava vi si fosse trasferito gran parte della provincia alessandrina.
Arrivavano comitive di amici e famiglie provenienti da ogni dove, richiamati dalla magnifica coreografia del centro storico, dell’appetitosa sagra del pesce e soprattutto dalla frescura dell’aria collinare. Disciplinatamente sopportano la lunga coda attendendo pazientemente il loro turno, pur di non rinunciare a una serata estremamente piacevole.
Non per niente il nome Gavazzana vuol dire: “paese sulla collina”. E che colline! Un magico via vai di dolci pendii , impreziositi dal famoso vitigno cortese.
Dalla terrazza della chiesa monumentale San Martin, quando l’aria è limpida, permette alla vista di ammirare un panorama incredibile, che va dalle pianure fino alla catena delle Alpi e quando è buio, il luccichio sfavillanti degli insediamenti urbani, sparsi qua e là fino all’orizzonte, come un assemblamento di presepi.
Non sto a descrivere la Chiesa costruita in forme pseudo romaniche, dotata di un concerto di cinque campane , e la suggestiva struttura settecentesca della casa Sterpi, attuale sede dell’associazione musicale “ Gavazzana-Blues”, luogo di convegni ed esposizioni, oltre ad essere sede del museo del mitico don Carlo Sterpi.
Inoltre Gavazzana, fa parte “dell’ associazione nazionale dei Borghi dipinti”, che impreziosisce la via centrale anche se le caratteristiche dell’architettura storica sono di per sé altamente degni della più allettante attrazioni storiche culturali .
Gli organizzatori, associano la sagra popolare, nell’ambito della tradizione artistica culturale del luogo con l’ambito invito ad artisti che espongono le loro opere lungo il percorso che per l’occasione è stato reso completamente pedonale e contribuiscono a creare quella scenografia dal clima magico di altri tempi. La caratteristica navetta a trenino, collega il parcheggio all’inizio della collina fino alla cresta dominata dalla monumentale terrazza della chiesa, trasformata nella vastissima sala da pranzo a cielo aperto.
Quest’anno, l’intrattenimento è stato arricchito dall’eccellente mostra fotografica del Gruppo obiettivo 4 province, realizzate dai fotografi: Sergio Azzaretti, Mirco Bruzzone, Stefano Mandoletti e Fabio Rox Rotondale.
Costoro, hanno posto l’attenzione sul territorio delle 4 province confinanti nella zona dell’appennino Ligure, con delle immagini superlative, che esprimono in modo superbo, la bellezza di panorami mozzafiato e della natura faunistica.
Una iniziativa lodevole con il fine di valorizzare dei luoghi stupendi, pieni di storia, tutto da riscoprire.
In un libro di prossima pubblicazione (Agguati nelle profondità Marine) vi sono stati ambientati alcuni episodi.
Visto il notevole interesse , la mostra verrà riproposta in occasione del festival di Gavazzana blues, 2 – 3 – 4 agosto, nella chiesa monumentale di San Martino.
“Gli amici dell’Arte di Serravalle”, non hanno fatto mancare il proprio contributo al prof. Angelo Montecucco promotore, preside e dirigente scolastico in pensione, che pur di non rinunciare alla passione per l’insegnamento, organizza dei corsi di disegno artistico. Riservato ai giovani di Cassano Spinola che con Gavazzana dal primo gennaio dell’anno 2018, hanno riunito le amministrazioni, fondendosi in un unico comune.
E che dire del consigliere comunale di Cassano Pino Aliano, che oltre a coadiuvare nel promuovere le esposizioni artistiche con il professore Angelo, collabora in tandem con la giovane quanto bella e brava Elena Orezza, esponendo del dipinti di notevole pregio e attrattiva, rafforzando la produzione delle scuole di disegno e di pittura sia di Cassano che di Serravalle.
Nell’occasione della sagra espongono le proprie opere, diversi pittori, nell’ordine: Sofia e Mattia Borasi (giovanissimi e bravi), Graziella Corazza, Laura dallocchio, la danese italianizzata Tina Lassen, Lia, Maria Rosa Marchesotti, Carla Persi, Maria Teresa Ricci e Clara Repetto.
Il pubblico non lesina di ammirarle con attenta critica e non esita a intrattenersi con gli artisti più esperti, informandosi sulla composizione dei dipinti, le varie tecniche e commenti relativi.
Di notevole pregio artistico, sono le decorazioni sulle ceramiche di Carla Amisano e Carla Mattioli, che hanno suscitato interesse e ammirazioni nel pubblico.
Infine al calar del buio, sul grande schermo improvvisato, nella piazza antistante, lo storico museodon Carlo Sterpi, veniva proiettato l’attività delle serate dalla mitica Silvana Rebora. Silvana è una continua sorpresa di potenzialità tecniche artistiche, non da meno Eugenio Traverso, Maria Rosa Marchesotti e Gianni Cavanna.
L’organizzazione non è facile come dirlo, vanno allestiti gli spazi con apposite luci e proiettori, per illuminare nella giusta luce i dipinti. Tuttavia, vanno posizionati con cura su reti rastrelliere, appositi cavalletti e nello stesso tempo si devono evitare grovigli di cavi sia per garantire la sicurezza dei visitatori sia per mantenere l’ambiente estremamente gradevole per non creare disagio per i residenti.
A riguardo, va dato atto a Gianni Torchia, un vero fenomeno: regista eccezionale e infaticabile. Impegnato ovunque ci sia da organizzare e promuovere un evento artistico culturale. Sua è stata l’iniziativa di far spostare per i primi giorni di agosto la mostra fotografica nella prestigiosa basilica.
Un vero ciclone, attento, preciso, scrupoloso fino al paradosso; continuamente in movimento con la sua macchina fotografica a documentare ogni cosa che Silvana compone e proietta.
E’ pur vero che nel campo artistico pittorico,la perfezione delle immagini fotografiche, permette risultati straordinari che la manualità non potrà mai competere, considerando anche che gli artisti del passato hanno raggiunto delle perfezioni difficilmente imitabili.
I più talentuosi, cercano nuovi metodi e forme che possono suscitare interessi e apprezzamenti, soprattutto nella cerchia di appassionati e dei galleristi, nonostante vi sia un evidente disinteresse delle masse, sempre più esteso.
Ciò nonostante, “Ammirare e osservare l’arte è un modo di allenare e coltivare lo sguardo, scendendo in profondità e cogliere quell’insieme di dettagli, di emozioni che ci consente: completezza nell’esporre
le deduzioni dell’inconscio del pensiero e forse proiettare un immaginabile futuro”
E’ ammirevole vedere il numeroso gruppo di volontari che nonostante il clima torrido, durante il giorno, si impegnano allo spasimo per preparare ogni cosa affinché tutto funzioni alla perfezione, e infine vicino attivarsi ai fornelli dev’essere tutt’altro che facile.
Infine. il folto gruppo di giovani e giovanissimi che con la maglietta sponsorizzata, servono i commensali con incredibile scaltrezza e velocità, facendo la spola con i blocchi di servizi, su vari piani, collegati con ripide scalinate?
E’ necessario proprio la loro energia per soddisfare le esigenze di un tale affollamento.

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Francesco Giannattasio

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